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PIEDIMONTE MATESE, CHIESA DI S. SEBASTIANO CHIUSA DA ANNI, INSORGONO I CITTADINI: “APRITE QUELLA CHIESA”

CHIESA S. SEBASTIANO - CopiaPiedimonte Matese. “Perché non si apre da anni questa splendida chiesa di Piedimonte Matese? Quando potremo viverla insieme allo stupendo scenario del Largo omonimo di S. Sebastiano? Perché non si libera dalle macchine e non si crea un parcheggio alternativo nelle vicinanze? Perché non si rivitalizza il centro storico? Spero che chi può intervenga e chi non può contribuisca ad evidenziare i problemi rilevati, non ultimo la sistemazione della strada di accesso e di uscita, inidonea finanche ai pedoni!” Questi sono i messaggi che alcuni cittadini con in testa l’Avvocato Luigi Cimino, hanno lanciato alle istituzioni in merito alla cronica chiusura della Chiesa di S. Sebastiano nel cuore del centro storico di Piedimonte Matese. Un luogo certamente religioso ma anche ricco i di storia e perché no un luogo che consentiva anche una maggiore aggregazione da parte della gente. Il dopo Messa era anche un motivo per scambiare quattro chiacchiere, la domenica mattina in particolare aggregava tantissima gente, nonostante una Chiesetta cosi piccola. Chissà che dopo questo messaggio non si dia inizio seriamente alla riapertura dell’importante luogo di culto.

LA STORIA. Nel 1400 già esisteva in Piedimonte, nella piazza del Carmine, una cappella dedicata al santo, che fu poi annessa al convento. Quella attuale, situata nell’omonima piazzetta, risale al 1600. La chiesa fu consacrata dal vescovo Porfirio precisamente nel settembre del 1709 e ogni anno i fedeli potevano usufruire delle indulgenze proprio visitando questa chiesa. Essa apparteneva ai confratelli di S. Maria Occorrevole, che la ricostruirono e restaurarono in un secondo momento. La messa veniva celebrata da sei cappellani. Gli stucchi interni appartengono a Giacomo Antonio Ricciardi e furono realizzato nel 1760. E’ ad una navata in stile barocco leggero. Oltre a celebrarvi il titolare, San Sebastiano, vi si celebrava anche la reliquia di San Gennaro posta in una custodia d’oro, sparita successivamente.Dal 1866 è stata amministrata dalla Congrega della Carità. Rimasta abbandonata per lunghissimo tempo è stata restaurata nel 2004 per eliminare i danni che le sono stati arrecati dal terre

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