|VIDEO| LE INTERVISTE ITINERANTI DI “CHI VEDO IN CITTA'”: IL SIGN. GIUSEPPE, ARTIGIANO AL LAVORO

|V.M.|Piedimonte Matese. Torna l’appuntamento riservato alle interviste itineranti di “Chi vedo in città”, lo spazio dedicato a coloro che vediamo quotidianamente all’opera con lavori artigianali, antichi. E magari, proprio per questo, vorremmo ascoltare la loro storia. Questa volta siamo andati per strada – come sempre – e abbiamo incontrato il sign. Giuseppe di Gioia Sannitica, riparatore di sedie di Vienna e restauratore di mobili che ogni lunedì mattina, in occasione del consueto mercato, vediamo posizionarsi in un preciso angoletto del “Vallone”. Noi abbiamo avuto il piacere di fermarlo ed ammirarlo all’opera, in tutta la sua maestria.

Giuseppe, innanzitutto, da quanto tempo fa questo mestiere?

“Beh, da quando ero bambino… E quando eri piccolo dovevi imparare necessariamente un mestiere. A noi, d’altronde, piaceva ammirare i nostri genitori e fu così che imparai anche io il mestiere. Da mio padre, e mio fratello”.

Le fa piacere dirci adesso di cosa si sta occupando? 

“Quella che ho tra le mani, o meglio, la tecnica che sto usando in questo momento si chiama finucchietto trafilato ma ce ne sono anche altre! Come puoi vedere è come se stessi lavorando a maglia, c’è bisogno della stessa pazienza e lo stesso metodo”.

E il materiale che usa? Soprattutto, riesce ad ammortizzare le spese per acquistare il necessario? 

“Non sempre. Di solito mi reco a Napoli, e anche a Roma a volte. Tutto questo materiale che vedi alla mie spalle costa, e anche parecchio. In più aggiungi le spese per arrivarci…”

Ma lei rifarebbe questo lavoro?

Sorride ed annuisce. “Certo. E’ un lavoro che si tramanda di padre in figlio. Questo è ciò che so fare da quando ero un bambino! E’ passione”.

E’ vero, l’unico modo per fare un buon lavoro è amare ciò che si fa.

Noi lo abbiamo ripreso all’opera. In alto il video.