NELLA BOTTEGA DEL “PRESEPE DI NAPOLI” L’ARTE PRESEPIALE SI TINGE DI ROSA
L’illustre bottega di San Biagio dei Librai nel cuore di San Gregorio Armeno vanta una tradizione presepiale decennale, i capolavori del presepe artigiano napoletano sono presentati e costruiti da Rossella Zeno, tra le poche donne che mantengono viva la tradizione di questo antico mestiere appezzato e valorizzato in tutto il mondo, che riesce ad abbinare sapientemente con costanza e passione l’arte antica e moderna lavorata e curata nei minimi dettagli. Il visitatore, quindi, viene ricondotto nella magica atmosfera natalizia e viene ispirato dagli scogli (scenografie), dalle statuine di tutte le dimensioni di personaggi di attualità, politica, calcio, cantanti e da tutto l’occorrente in genere che serve per intraprendere la costruzione o l’ampliamento del proprio presepe. Il presepe napoletano “o’ Presebbio” , insieme ai zampognari, alla tombola ed al menu della cena della Vigilia di Natale (24 dicembre), è uno dei simboli più intensi della tradizione natalizia a Napoli. Ad di là dei simboli religiosi che esso richiama, il presepe è amato anche da quelle famiglie napoletane poco osservanti o dichiaratamente laiche, perchè il presepe napoletano è il luogo dove sacro e profano, spiritualità e vita quotidiana, preghiera ed ironia convivono come solo a Napoli è possibile. Anche se oggi il presepe è sempre più spesso accompagnato o addirittura sostituito dall’albero di Natale, la tradizione è quanto mai viva e tramandata in moltissime famiglie. Il termine napoletano “o’ Presebbio” (così come quello italiano presepe o presepio) deriva dal latino praesepe o praesepium che significa “mangiatoia”. Ed all’inizio (è del 1025 il primo riferimento documentato di un presepe a Napoli), il presepe napoletano, così come in tutte le altre regioni cristiane dove esisteva la tradizione del presepe, raffigurava appunto la scena classica della Natività, con il bambino nella mangiatoia, la Madonna e San Giuseppe, il bue e l’asinello.
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