GIUDICI ONORARI IN SCIOPERO FINO AL 25 NOVEMRE
Sciopero dei Got (acronimo per Giudici onorari di Tribunale) dal 21 al 25 novembre; le motivazioni sono contenute nel comunicato stampa pervenutoci in cui si fa presente che:
“ La normativa e i comportamenti concreti posti in essere dalla Repubblica nei confronti dei magistrati onorari non sono conformi con le norme della Carta sociale europea e dei suoi Protocolli, ossia con gli accordi internazionali sottoscritti dall’Italia che recepiscono il principio di non discriminazione tra lavoratori. La pronuncia si basa su un principio cardine (elaborato sin dal 2005 in un caso riguardante la Bulgaria) secondo il quale manca di giustificazioni obiettive e ragionevoli una discriminazione che non persegua scopi legittimi i escluda un ragionevole rapporto di proporzionalità tra mezzi impiegati e scopo perseguito. Il Comitato europeo dei diritti sociali ricorda poi come l’inquadramento giuridico dei magistrati onorari sia andato riavvicinandosi a quello dei magistrati di ruolo, tanto da indurre la stessa Corte di Cassazione italiana a ritenere tali professionisti collocabili in una posizione intermedia tra giudici professionali e laici. Viene quindi stabilito che, rispetto alla applicazione dei trattati, i giudici onorari sono funzionalmente equivalenti ai magistrati di ruolo, a prescindere da come li definisca il diritto nazionale. Il Comitato ha poi ritenuto applicabile la raccomandazione CM/Rec nella parte in cui ingiunge agli Stati aderenti di assicurare ai giudici una remunerazione ragionevole in caso di malattia, maternità o paternità, così come il pagamento di una pensione correlata al livello di remunerazione. Nel motivare la decisione il Comitato ha respinto lo storico argomento sostenuto dal Governo italiano, ossia che la disparità di trattamento è giustificata tra magistrati onorari e di ruolo, riguardanti la procedura di selezione, il tempo di permanenza nella carica, il tipo di remunerazione. Il Comitato ha infatti precisato che questi argomenti riguardano mere modalità di organizzazione del lavoro e non costituiscono una giustificazione oggettiva e ragionevole del trattamento differenziato di persone la cui equivalenza funzionale è stata riconosciuta. La Feder.M.O.T. esprime la propria soddisfazione per una pronuncia storica, che si pone in linea con quanto enunciato dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea con riferimento ai magistrati onorari britannici e alla quale auspica possa far seguito un immediato ravvedimento del Governo”.
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