S.PRISCO, FRANCESCO SPARAGO ASSOLTO CON FORMULA PIENA DAL REATO DI TENTATA ESTORSIONE AGGRAVATO DAL METODO CAMORRISTICO. A DENUNCIARE FU UNA DITTA DEL MATESE
|Carmine Eliseo|San Prisco. Il giovane imprenditore, Francesco Sparago, accusato di tentato esercizio arbitrario delle proprie ragioni, reati tutti aggravati dal metodo camorristico, evento accaduto il 17 aprile 2014, che comportò l’arresto di cinque persone; Pasquale Nuzzo, Anna Annunziata, Tommaso Nuzzo e Attilio Pellegrino. L’inchiesta partì dalla denuncia presentata da un noto imprenditore della zona del Matese che operava nel campo degli idrocarburi, al quale era stato intimato di non procedere nei confronti del titolare della società intestata ad uno degli indagati. Infatti, secondo alcune riprese effettuate dagli inquirenti , gli imputati si erano recati presso la sede di questa azienda, intimando al titolare di estinguere il debito di 42mila euro, per alcune forniture di gas effettuate presso la sede di Casagiove della ditta intestata a Tommaso Nuzzo. Il Pubblico Ministero , della prima Sezione Penale , presieduta dalla dottoressa Roberta Carotenuto, aveva chiesto PER Tommaso Nuzzo 11 anni, 6 per Sparago, Pasquale Nuzzo e Anna Annunziata, e 5 anni per Attilio Pellegrino. Il collegio giudicante, dopo dieci ore di camera di consiglio ha condannato a dieci mesi di reclusione Tommaso Nuzzo, sei mesi per attilio Pellegrino, collaboratore di giustizia e l’assoluzione per non aver commesso il fatto per Pasquale Nuzzo, Anna Annunziata e Francesco Sparago, quest’ultimo , della città di San Prisco, noto per aver gestito il Bar di Via M. Monaco per una decina di anni e poi venduto al nipote per iniziare l’attività di imprenditore nell’ambito di alcune attività di servizi agli enti locali e che annovera tra i suoi subalterni, una decina di giovani , quasi tutti locali, e ad uno di loro abbiamo chiesto, una loro impressione sull’assoluzione del datore di lavoro Sparago. :” La famiglia Sparago è costituita da persone che hanno sempre lavorato onestamente e dignitosamente, nell’ambito della città di San Prisco, ed il nostro Franco non meritava di essere arrestato per poi trascorrere ingiustamente 25 giorni di detenzione presso la casa circondariale di Secondigliano.”. Intanto in città e precisamente presso il Bar Morgillo, un avventore ci ha dichiarato:” Ieri sera, appena appresa la notizia dell’assoluzione di Francesco, abbiamo brindato ,per il trionfo della giustizia. Merito anche ai legali, Enzo Spina e Francesco Cinotti.
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