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“ASSOPIGLIATUTTO DUE”, NUOVA BUFERA SUGLI APPALTI NELL’ALTO CASERTANO

guardia-di-finanza1Una nuova bufera si è abbattuta sull’altocasertano, in merito agli appalti che qualche mese fa vide una serie di arresti nell’ambito dell’operazione “Assopigliatutto” e che coinvolse sindaci,  tecnici comunali e imprenditori come Luigi Imperadore della Termotetti ora ai domiciliari. Il nuovo filone sarebbe la continuazione della precedente operazione. Ora altri sette sindaci risultano iscritti nel registro degli indagati provvedimento disposto dal procuratore Maria Antonietta Troncone e dei sostituti Giorgia De Ponte e Alessandro Di Vico. Notifiche, perquisizioni e acquisizioni di atti sono state effettuate  dai militari del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Caserta, coordinato dal tenente colonnello Luca Cioffi, e della sezione tutela economia del capitano Eugenio Marmorale. Ieri altre  persone, dicevamo in apertura, hanno ricevuto ‘l’avviso di garanzia. Si tratta di consiglieri comunali, dirigenti di uffici tecnici e assessori. Contro di loro, le dichiarazioni di tre dipendenti pubblici, non indagati, che si sono messi a disposizione degli inquirenti ed hanno ricostruito tre anni di «somme urgenze» con le quali sono state evitate le gare a evidenza pubblica, bypassando in tal moto la gara d’appalto e affidando decine di commesse sempre alla stessa azienda.

Gli indagati,

Nel Comune di Gioia Sannitica risultano iscritti sul registro degli indagati il sindaco, Michelangelo Raccio e il dirigente comunale Antonio Romano. A Caianello avvisi di garanzia per il primo cittadino Marino Feroce, per Luigi De Fusco (assessore) e per Pietro Russo, ex dirigente. A Riardo coinvolti nell’inchiesta il sindaco, Nicola D’Ovidio, il consigliere comunale, Vittorio Caiazza e il dirigente pro tempore Pietro Russo. Avvisi di garanzia anche a San Gregorio Matese per la fascia tricolore, Giuseppe Mallardo, a Galluccio, per il sindaco Giuseppe Galluccio per il responsabile tecnico Antonio Morrone. A Giano Vetusto le notifiche interessato il primo cittadino, Antonio Feola e l’assessore Antonio Zona, a Teano indagati il primo cittadino Nicola Di Benedetto, il presidente del consiglio comunale Carlo Barra, il dirigente pro tempore Fernando Zanni e il dirigente comunale Fulvio Russo. Per tutti loro l’ipotesi di reato è, la turbativa d’asta. Secondo il pool inquirente diretto da Maria Antonietta Troncone ricorrendo senza motivo alle somme urgenze, e quindi senza passare per la gara d’appalto a evidenza pubblica, nei comuni dell’Alto Casertano è stata falsata la libera concorrenza tra aziende e sarebbe stata favorita la Termotetti del gruppo Amadori. Tra le procedure finite al centro dell’inchiesta ci sono infatti quelle che hanno portato all’affidamento diretto di commesse superiori ai 40mila euro, in violazione della normativa.

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