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PRESUNTI APPALTI TRUCCATI COINVOLTI DALL’OPERAZIONE ANCHE I COMUNI DI PIEDIMONTE MATESE ALIFE E RIARDO

 La Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito 69 ordinanze di custodia cautelare nell’ambito di un’inchiesta sul clan Zagaria, fazione dei Casalesi. Coinvolto anche il Matese con i comuni di Piedimonte Matese e Alife e Roardo .Tra i destinatari dei provvedimenti, anche politici ed imprenditori. I reati contestati a vario titolo sono di corruzione, turbativa d’asta e concorso esterno in associazione mafiosa.
L’indagine è condotta da un pool di cinque pm della Dda (Maresca, Giordano, Landolfi, Sanseverino, e D’Alessio) e coordinata dal procuratore aggiunto Borrelli. Nell’operazione del Nucleo di Polizia Tributaria della GdF sono coinvolti amministratori locali, funzionari pubblici, professori universitari, commercialisti, ingegneri e “faccendieri”, i quali sono accusati, come detto a differente titolo, di corruzione ed altre gravi irregolarità nelle gare di appalto pubblico realizzate in varie province campane, talvolta anche al fine di agevolare organizzazioni criminali di tipo camorristico. Come detto, l’inchiesta delegata alla Guardia di Finanza del comando provinciale di Napoli si basa su una serie di appalti che sarebbero stati truccati a suon di mazzette e infiltrazioni camorristiche in ambienti politici e imprenditoriali.  Oltre che a Santa Maria Capua Vetere, gli appalti finiti nel mirino della Dda sono stati banditi per i comuni di Piedimonte Matese, Riardo, Casoria, Cicciano ed Alife e riguardano molti beni di interesse storico e archeologico.

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