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GIUSEPPE CAMPUTARO: “DOOGE MI HA SCELTO ED HA CAMBIATO LA MIA VITA”

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Nel pomeriggio di ieri, la nostra redazione ha avuto il piacere di incontrare Giuseppe Camputaro, un ragazzo giovane, solare, dallo spirito intraprendente ma che fa della propria umiltà il proprio punto di forza. Lui è di Gioia Sannitica e, come pochi, ha avuto il coraggio di fare della propria esistenza un vero e proprio capolavoro. L’opera d’arte in questione si chiama Dooge, un rottweiler entrato, quasi per caso, nella sua vita nel settembre del 2015. Principale motivo del nostro incontro: una recente vittoria di Dooge ad un importante raduno in Emilia il 21 maggio scorso.

Incontrare un ospite, nel nostro caso specifico Giuseppe, è sempre motivo d’orgoglio e, perché no, anche di “vanto” per chi scrive. E un momento di condivisione ed arricchimento reciproco non poteva non consumarsi dinanzi ad un buon caffè. Intervistare un campione, come in questo caso, non è uno sterile botta e risposta bensì un chiacchierare anche con leggerezza di cose importanti e vere. Tuttavia, andiamo per gradi.

 

Giuseppe, sappiamo che sei reduce da un’impegnativa trasferta in Emilia, com’è andata?

“Sì, lo scorso fine settimana siamo andati a Reggio Emilia e Dooge ha vinto. Un primo posto per il quale abbiamo lavorato molto e duramente ma ne è valsa la pena. Con lui sto girando l’Italia e mi sono spinto anche oltre i confini nazionali: 15 giorni fa siamo andati in Serbia, abbiamo partecipato alla mondiale e Dooge si è classificato fra i primi 10. Per me è stata una grande soddisfazione che, lo ammetto, ha un valore aggiunto legato ad un fattore molto importante. Beh, sai, io non dimentico mai che siamo partiti dal nulla quando il mio unico desiderio era soltanto avere un rottweiler da giardino e non certo da esposizione. Poi è successo, quasi tutto per caso e ne sono felice. Tuttavia, questi raduni sono soltanto un di più a quello che siamo io e Dooge a casa, nella nostra vita quotidiana. La nostra storia è molto particolare.”

Ce la vuoi raccontare?

“Due anni fa morì il mio pastore maremmano, un cane a cui ero molto affezionato, a causa di una brutta malattia di tipo ereditario, la displasia. Da lì promisi a me stesso che avrei comprato un cane di razza proprio per poterlo costantemente monitorare ed avere tutto sotto controllo. Devo anche dire, però, che non avevo esperienza nel campo e mi accorsi fin da subito che comprare un cane di quel tipo mi sarebbe costato molto. Poi un giorno, su subito, noto sito di compravendita, vidi un annuncio relativo alla vendita di un rottweiler ad un costo molto ridotto perché ultimo di una cucciolata. Basti pensare che il fratello era stato veduto a più di 1.000 Euro. Lo adocchiai fin da subito ma esitai prima di contattare il privato che, per l’appunto, aveva inserito l’annuncio. Beh, aspettai circa un mese prima di attivarmi e notai che, nel frattempo, nessuno lo aveva ancora preso. Capii ben presto che, quel batuffolo di pelo, che poi sarebbe diventato il mio Dooge, era stato sottovalutato da tutti. Presi appuntamento col venditore, ma in realtà volevo solo vedere il cucciolo, non ero ancora pronto a prenderlo.”

Davvero? Quindi cosa ti ha fatto cambiare idea?

“Beh, non ho avuto scelta, è stato lui a scegliere me. Al momento dell’incontro, per distrazione avevo lasciato la portiera dell’auto leggermente aperta, il cucciolo appena uscito dal trasportino si infilò e salto sul sedile. Non si può dire che non avesse le idee chiare a differenza del suo neo padrone. È questo un episodio che racconto sempre col sorriso sulle labbra e che ricordo con piacere, mi è rimasto nel cuore. È come se quel momento avesse segnato l’inizio della nostra complicità senza dover parlare o pretendere nulla. È stato così e basta. Devo dire che, al di là di tutto sono stato molto fortunato. il mio Dooge mi era stato venduto per circa 300 Euro o poco più. Ero inesperto, solo oggi so che in linea di massima un cucciolo selezionato costa molto. Personalmente, quindi, non consiglio a nessuno di fare come me. Che dire, mi ritengo molto fortunato.”

E la tua famiglia, cosa pensava in merito alla scelta di prendere Dooge?

“All’inizio i miei cari hanno fatto fatica ad accettare la cosa. Erano passati solo una ventina di giorni dalla morte del mio precedente cane e stavamo ancora cercando di elaborare il lutto. Era comprensibile. Poi però hanno capito quanto fosse importante per me e mi hanno sostenuto. Se oggi sono una persona diversa lo devo anche e soprattutto a loro.”

Ma la tua idea iniziale era quella di prendere un cane per partecipare ai raduni?

“No no, assolutamente no. Volevo solo un cane da giardino che stesse con me. Tutto è iniziato in quanto mi fu consigliato dal mio veterinario, nel corso delle vaccinazioni di rito, di portare Dooge da un educatore cinofilo a causa di un episodio in cui il cucciolo mostrò una certa aggressività che andava, in qualche modo, gestita. La svolta arriva, senza dubbio quando io e Dooge mettiamo piede e zampa” – Giuseppe sorride con gusto– “nel centro cinofilo “la Fenice”, con sede a Gioia Sannitica. Lì abbiamo incontrato persone squisite che ci hanno accolto nel modo migliore possibile. Mi riferisco al proprietario Domenico Lanna il quale, fin da subito, mi incoraggiò a farlo addestrare nonostante non avessi preso il cucciolo lì da loro, in quanto allevatori; Patrizio Lieto che attualmente è il conduttore/preparatore atletico di Dooge. Ricordo ancora che Patrizio più volte mi spingeva a competere ma personalmente ancora non ci credevo. Non ero propenso all’esposizione. Poi, un bel giorno mi sono deciso a portare Dooge ad un raduno di tipo amatoriale ad Alvignano e da lì è iniziato il nostro folle viaggio spingendoci verso contesti di livello nazionale e oltre dove partecipano sempre allevatori e pochissimi privati. Anche lì siamo riusciti sempre a rientrare nei primi 4 classificati. Negli ultimi tre raduni abbiamo portato a casa due primi posti ed un secondo posto con un primo posto che era il tk’s new yorker campione mondiale in carica in classe intermedia, riconoscimento di tipo mondiale.

I nostri appuntamenti “agonistici” sono dei veri e propri momenti ricreativi per Dooge. Come dire, non c’è il peso di voler arrivare per forza a qualcosa. Dooge non è per me uno strumento di vittoria, questa è un’immagine inaccettabile. Ci divertiamo, lo facciamo con gusto, lui è il mio compagno di viaggio e di vita. L’umanità è la cosa che colora fortemente il nostro rapporto, il resto poco conta.”

Sappiamo che a breve andrete in Ungheria, come vi state preparando?

Sì, il prossimo appuntamento sarà in Ungheria dal primo al 5 giugno. Ci stiamo preparando da gennaio lavorando quattro- cinque giorni a settimana con Patrizio e Auda Pongelli, un team di Roma a cui fa capo Federico Pongelli che è il nostro addestratore.”

E’ molto diffuso il pregiudizio secondo cui i rottweiler costituiscano una razza particolarmente aggressiva, cosa ti senti di esprimere in merito, partendo proprio dalla tua esperienza personale?

“Non è assolutamente vero che sono aggressivi ma di certo non sono cani comuni. Se seguiti, sanno ricambiare con grande affetto. È necessario dedicare loro del tempo, solo così saranno in grado di identificare il proprio padrone come capobranco, in caso contrario, la loro indole dominante prenderà il sopravvento con la ribellione, poi di difficile gestione. Inoltre risulta sbagliata l’eccessiva umanizzazione. Bisogna considerare che il loro istinto è diverso da quello dell’uomo, hanno bisogno di cure ma anche dello spazio necessario che una casa senza un giardino non può fornire.”

Desideri ringraziare qualcuno?

“Sì, certamente. In primis il mio pensiero va a Domenico Lanna, proprietario del centro cinofilo “la Fenice”, Patrizio Lieto, il nostro conduttore/preparatore atletico (entrambi nella foto in alto a sinistra) e Federico Pongelli che si occupa dell’addestramento. Inoltre, penso al mio caro amico Umberto Campostrini, grazie Umberto per il continuo sostegno che ininterrottamente ci offri! Inoltre Dooge ha cinque figli, quindi ringrazio Anna Melillo che è stata la prima che ha creduto in Dooge consentendo la monta con la sua Arlette. Ringrazio anche Attilio che mi ha consentito di prendere quel cucciolo che fin da subito ha scelto me. E poi, arriva il momento più intenso. Ringrazio sentitamente la mia grande famiglia per il continuo incoraggiamento, in particolare mia madre Patrizia Imperadore e mio padre Gianni Camputaro che hanno sempre supportato questa causa e hanno creduto in noi. Ringrazio anche tutti coloro che ci seguono sui social, in particolare facebook, senza il vostro calore non saremmo quelli che siamo.

E, infine, ringrazio Te Dooge perché mi hai cambiato la vita.”

E noi ringraziamo te Giuseppe e questo caffè, con la tua storia, questo pomeriggio acquista tutto un altro sapore!

Di seguito i raduni a cui Dooge ha partecipato e l’ultimo a cui prenderà parte a breve:

Internazionale di Ercolano v.1 classe giovanissimi maschi M.B; Nazionale Telese terme v.1 ecc miglior giovane maschio; raduno del veneto v.3 ecc classe giovani; raduni del sud ( Campania) v.1 ecc miglior giovane maschio; raduni del sud (Puglia) v.4 ecc classe giovani; raduni del Lazio v.2 ecc classe giovani; internazionale di Bari(speciale rottweiler) v.2 ecc classe intermedia; ZTP conseguito a Marcianise ( Riproduttore Selezionato); raduno di Messina v.1 classe intermedia; Sieger Serbia v.5 ecc classe intermedia; IFR V.8 ecc classe intermedia 325 dog in show; raduno di Reggio Emilia v.1 ecc. classe intermedia.

Prossimo Appuntamento: Sieger Ungheria e Campionato Mondiale ADRK 2/3/4 GIUGNO.

 

 

 

 

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Collaboratrice/Speaker Casertasera.it

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