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PIEDIMONTE, TASSA SUI RIFIUTI: PER UN MOTIVO O PER L’ALTRO IN MOLTI HANNO “SALTATO” LA PRIMA RATA

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Redazione. Piedimonte Matese. Il ciclone monnezza tiene ancora banco, forse ancora più della competizione elettorale dell’11 giugno. La scadenza della prima rata del salasso propinato ai piedimontesi, prevista per il 31 maggio,  è ormai alle spalle, ma non sono pochi quelli che non l’hanno pagata, chi per un motivo chi per un altro, a prescindere dagli evasori, mai scovati, che sono alla base di tutto quello che sta succedendo a danno dei cittadini di Piedimonte. C’è da dire, innanzitutto, che moltissime famiglie ancora non hanno avuto la sventura di trovare nella loro buca per lettere la bella notizia dell’aumento dell’imposta. Quelli che sono andati a chiedere informazioni sul Comune si sono sentiti rispondere che la colpa è  delle Poste, un male storico italiano che a Piedimonte si è esteso in maniera endemica. Diciamoci la verità, potrebbe anche essere andata così, come pure che nella vicinanza del 31 maggio, qualcuna sia stata forse  dimenticata in un cassetto e sarà  distribuita a posteriori, come succede ormai di prassi per la bolletta della luce. Fra quelli che non hanno pagato la prima rata della TARI, sono purtroppo in tanti quelli che al momento non avevano la possibilità economica per farlo. Questo avrebbero dovuto pensare quelli che hanno avallato in tempi rapidi gli onerosi aumenti, dimenticandosi di stanare i soliti furbi e prima di fare le valigie dalla Casa Comunale, col risultato di finire di svuotare i già  miseri portafogli dei piedimontesi.

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