PIEDIMONTE SCEGLIE UN SINDACO ALLA MANO
|Lorenzo Applauso|Piedimonte Matese. Nelle ultime ore di campagna elettorale si era capito della possibilissima vittoria del sindaco Di Lorenzo di cui non abbiamo mai riportato una riga. Ovviamente, la correttezza ci imponeva al silenzio, come giusto per un qualsiasi organo di informazione. Ma la vittoria che ipotizzavamo anche noi, era nell’aria cosi come al terzo posto sarebbe invece finito Fabio Civitillo.Alla fine è quello che è avvenuto. Certo, qualcuno potrebbe dire, giustamente, con il senno di poi è sempre facile fare previsioni. Si era intuito anche dal carattere del candidato sindaco: a volte la faccia conta molto quando si dice che gli occhi sono l’espressione dell’anima ma anche dalla sensibilità dimostrata in alcune occasioni. Una sconfitta per l’avvocato Grillo ma anche per il senatore Carlo Sarro se si analizzano le dinamiche politiche alla luce del risultato finale. Ma da buoni sportivi loro hanno accettato. Fuori anche Nicola Di Girolamo da una vita in politica e Vincenzo Cappello che apparentemente (è stato in disparte?) Finisce un epoca. Non sappiamo se Carlo Grillo ora farà vera opposizione oppure i suoi innumerevoli impegni professionali lo porteranno lontano da piazza Roma e al suo intenso lavoro quindi che da sempre gli impedisce una vita piu’ “popolare”, fra la gente. Quello che poi la gente avrebbe poi voluto e che alla fine ha in qualche modo inciso sul risultato.Cruda l’uscita di scena di Marcellino Iannotta, che voleva la candidatura per la fascia tricolore ad ogni costo. Rocambolesca la sua fine politica: prima eletto nella opposizione poi rifanno i conti ed è costretto a lasciare il posto alla consigliera Masella della lista del sindaco Di Lorenzo. Forse, se all’ultimo momento Iannotta non avesse preteso troppo ma soprattutto non avesse cambiato squadra, oggi sarebbe consigliere con Piscitelli, pardon con Luigi Di Lorenzo ma nella maggioranza consiliare.Un altro sconfitto è certamente Gennaro Oliviero che ha voluto senza mezzi termini Fabio Civitillo in testa alla coalizione, senza primarie, ma imposto, facendo poi perdere anche le tracce di quel PD che a Piedimonte Matese era una realtà e che ora è un fantasma che va immediatamente ricostruito e subito.
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