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LIBERTA’ DI SCELTA IN CAMPO VACCINALE, UN SUCCESSO ANNUNCIATO LA MANIFESTAZIONE DI PESARO:OLTRE 40.000 PERSONE DA TUTTA ITALIA

Pesaro. Oltre quarantamila persone, secondo i dati della Perfettura, arrivate da tutta Italia  hanno partecipato a Pesaro alla manifestazione   e alla quale , ha partecipato anche una nutrita delegazione di famiglie del coordinamento “Libera Scelta Liguria”.
Libera Scelta Liguria è un gruppo nato spontaneamente, composto da famiglie e da alcune
associazioni attive sul territorio (Comilva, Autismo e Vaccini, e Movimento Diritti Umani e
Medicina Democratica) che sostengono la libertà di scelta in campo vaccinale e si pone l’obiettivo
di creare occasioni di confronto e scambio di informazioni. Il gruppo, che conta attualmente la
presenza di diverse migliaia di famiglie, è quotidianamente in crescita. Omologhi gruppi
denominati “Libera Scelta” sono presenti in tutta Italia, tanto che ne è nato un coordinamento
nazionale. Gruppi simili sono presenti in California e ora si stanno affacciando anche in Francia,
tanto che alla manifestazione di Pesaro era presente anche un loro portavoce.
Quella dell’8 Luglio si è trattata, infatti, di un’enorme mobilitazione, che ha coinvolto anche
diverse città francesi, quali Parigi, Nantes Grenoble e Perpignan, che hanno scelto di manifestare
per la libertà di scelta in campo vaccinale, proprio nello stesso giorno.
Alla manifestazione hanno aderito un elevato numero di organizzazioni (Comitato Salute e Diritti
di Pesaro, Colors Radio, Il Sentiero di Nicola, Auret, Comilva, Corvelva, Rav Hpv, Vaccinare
Informati e Condav), il giornalista Gianluigi Paragone, il magistrato Ferdinando Imposimato, alcuni
medici fra i quali Franco Trinca e Paolo Gottarelli, gli avvocati Luca Ventarolo e Roberto Mastalia, il
cantautore e blogger Povia e oltre 40.000 singoli cittadini. Sul palco, anche tanti genitori i cui figli
hanno subito gravi danni da vaccino, o, come il Sig. Giorgio Tremante i cui figli sono morti a causa
della vaccinazione obbligatoria, a portare la loro testimonianza.
La maggior parte degli aderenti a Libera Scelta Liguria sono arrivati a Pesaro a bordo di tre grandi
pullman, ai quali si sono aggiunte famiglie che hanno invece preferito utilizzare camper e auto.
Numerosa anche la presenza di bambini e di qualche nonno, che, nonostante il caldo e l’enorme
affollamento, hanno contribuito a caratterizzare il clima festoso e pacifico della manifestazione,
che si è svolta in un grande parco cittadino.
Da ponente hanno percorso oltre mille chilometri e viaggiato per oltre 12 ore per aderire a questa
grande manifestazione. Urgente e importante era, infatti, testimoniare che anche nella nostra
regione moltissime famiglie stanno vivendo un forte disagio sociale dovuto all’introduzione delle
recenti disposizioni in materia vaccinale. Da un lato, il pericolo di pesanti sanzioni e coercizioni che
rendono di fatto impossibile sottrarsi all’obbligatorietà dei numerosi vaccini per poter frequentare
asili e scuole. Dall’altro, le famiglie che sono ben informate e consapevoli dei pericoli connessi
all’inoculazione di un mix di numerosi vaccini, nonostante i messaggi di rassicurazione della
scienza “ufficiale”. Una scienza, purtroppo, come sottolineato molto chiaramente anche dal
giornalista Paragone dal palco della manifestazione, che si appella a verità assolute, definitive e
incontestabili, che non accetta alcun contradditorio e che radia chi ne prende le distanze. Una
scienza che ritiene, con la complicità del legislatore, che esistano vite che possano, e quindi
debbano, correre il rischio di essere sacrificate a favore di altre vite o di un’intera comunità. Le
famiglie liguri hanno aderito all’importante manifestazione nazionale per la necessità di
promuovere, invece, una scienza vista come progresso, evoluzione e confronto costruttivo; una
scienza che non condanna i vaccini in modo aprioristico, ma chiede pratiche vaccinali non
massificate, accompagnate da accurati screening pre-vaccinali e maggiori garanzie in merito alla
sicurezza dei vaccini. Queste famiglie non possono accettare che nell’odierna società, sia una legge
a stabilire che il proprio figlio sia sano e vaccinabile e con quali vaccini. Tutto ciò viene percepito
non solo come una profonda violazione di diritti umani, ma anche come una profonda violazione
di una fondamentale responsabilità genitoriale: una netta involuzione per la nostra società.
La manifestazione da parte della delegazione ligure è stata vissuta carica di speranza. La speranza
di chi crede nel valore del rispetto della vita umana e della famiglia.

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