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PIEDIMONTE MATESE, RAGAZZA BOCCIATA AL PRIMO ANNO DELLE MEDIE: UNA DOCENTE CI SCRIVE

Vorrei scrivere in risposta alla lettera del signore che denunciava, sul vostro sito, la “bocciatura” della propria nipote, poi annullata dal Dirigente scolastico grazie al proprio intervento. Sono una docente e mi meraviglio che neanche voi giornalisti sappiate che non è possibile per nessuno che non sia un genitore o tutore del minore, accedere ai voti scolastici e agli dati sensibili. Come avrebbe fatto questo signore ad appurare in segreteria che i voti degli altri ragazzi erano inferiori a quelli della nipote? Non ero presente ma non posso credere che sia stato commesso un illecito tale. In ogni caso, proprio perché sarebbe un illecito, ciò non può costituire motivo di annullamento di un provvedimento. Credo fermamente, dunque, che l’annullamento della non ammissione sia stato dovuto soltanto ai vizi di forma di cui parla nella lettera. Chi avrebbe dovuto vigilare affinché questi non fossero posti in essere? Chi presiede la seduta di scrutinio? Il Dirigente scolastico, il preside, quello che l’autore della lettera considera disponibile e affabile, al contrario dei docenti, che avrebbero “bocciato” la nipote con i 5 e promosso altri con i 4. Anche se ciò fosse vero, chi dice al signore in questione se l’ipotetico alunno promosso con 4 non abbia fatto progressi, magari partendo da un livello ancora più basso, e sia stato quindi premiato e incoraggiato per il suo miglioramento? Chi dice al signore se questo alunno non abbia DSA (disturbi dell’apprendimento) certificati (o anche no) per cui anche un 4 può avere una valenza diversa rispetto ad un 5 di un’alunna che invece, (suppongo senza DSA, altrimenti il solerte parente lo avrebbe scritto) non raggiunge la sufficienza per pura mancanza di impegno? Tutte queste cose i genitori degli altri alunni non possono e non devono saperle. Io capisco che, al giorno d’oggi, è quasi impossibile essere non ammessi, soprattutto alle scuole medie, ma non è giusto raccontare le cose come ci piacciono e senza contraddittorio. Vorrei anche fare un’ulteriore osservazione sullo stupore della famiglia alla notizia della non ammissione della ragazza. Non esiste in questa scuola un registro elettronico su cui i genitori, dotati di password fornita dalla scuola, possano controllare in tempo reale i voti dei propri figli, già nell’istante in cui vengono inseriti? Non ho notizie che ci siano ancora scuole senza questo strumento. Inoltre, non era stata informata la famiglia dell’andamento scolastico dell’alunna? Gli incontri con le famiglie, che sono programmati in tutte le scuole, non sono stati svolti in questa scuola? Il coordinatore di classe non ha mai avvertito i genitori? Allora diciamo che gli avvertimenti dei docenti sono stati ignorati, che la famiglia ha pensato bene di fregarsene, tanto poi “passa comunque” e anche se non passa, c’è sempre la possibilità di un vizio di forma che annulli tutto. Ciò che mi lascia sgomenta è che io, da madre, mi preoccuperei piuttosto della scarsa preparazione di mia figlia, mentre qui la famiglia pensa solo a farla andare avanti senza ostacolo alcuno. Rispondendo al giornalista che si chiede che cosa sarebbe successo se non ci fosse stato questo intervento della famiglia, io rispondo che l’alunna avrebbe perso l’anno e molto probabilmente sarebbe stato il meglio per lei.

Concludo affermando, sciascianamente, che “a ciascuno il suo” è una regola che vale per tutto, per il lavoro, ed io invito il solerte signore a pensare al proprio e non a quello dei docenti di cui non sa e non deve sapere nulla, e per i figli (o nipoti) perché ognuno ha quelli che si merita.

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Ecco il contraddittorio,  il suo. Come vede diamo spazio a tutti, “a ciascuno il suo”. Cordialmente

About Lorenzo Applauso (2832 Articles)
Iscritto all'ordine nazionale dei giornalisti, già direttore e fondatore della testata giornalistica italianews24.net e attualmente alla direzione di Casertasera.it. Collaboratore di numerose testate nazionali e locali.

11 Comments on PIEDIMONTE MATESE, RAGAZZA BOCCIATA AL PRIMO ANNO DELLE MEDIE: UNA DOCENTE CI SCRIVE

  1. Cara insegnante o professoressa,
    Sono un comune cittadino che leggendo ciò che scrive porrebbe pensarla come lei, ma quando alla fine noto che lei scrive che ogni genitore o zio si ritrova il figlio o il nipote che merita, be in questo caso posso solo pensare che la sua integrità morale e il suo grado di civiltà è pari a quello del niente mischiato col nulla.
    Un insegnante ed una madre non può fare un affermazione è del genere, ti trovo al quanto squallida.

  2. Ridicolissima docente, ma quanto le brucia? Le cose da dire sarebbero tante, per cui ringrazi che non è stato riportato il tutto nel precedente articolo. Il suo modo di reagire sta confermando le lamentele di molti dei suoi alunni, alle quali non si dava molto credito,perché i genitori danno fiducia. Ma alla luce di come si sta comportando, mi viene da pensare: ma a chi affidiamo i nostri figli? Dal suo modo di scrivere e comportarsi, mi viene facile associarla a quella famigerata prof che usa un famoso social privato per riportare quotidianamente tutto ciò che succedeva nelle sue classi. E lo fa con un sarcasmo patetico, tracciando un profilo basso dei suoi alunni, dei genitori degli alunni, squalificando l’immagine della scuola. Un comportamento non professionale e deontologicamente scorretto che atterrisce la dignità dei ragazzini. La frustrazione di una docente tutta racchiusa in un social, dove si minacciava di far piangere gli alunni alle interrogazioni. È giusto che si sappia, come già si sa… Perché le mamme ora devono sapere chi c’è su quella seggiolina a “fare lezione”, a fare “l’educatrice”. I genitori, che accusa per potersi creare un patetico alibi, monitoravano quotidianamente il registro elettronico. E in concomitanza, tanti altri genitori, monitoravano anche “il suo diario di bordo”, quello che con frustrazione e bassezza d’animo, compilava giornalmente. Cosa che tante mamme non hanno approvato. Ma vabbè, ma tanto lei che ne sa di legge e di etica? È abbastanza chiaro che fa un lavoro senza masticarne le basi. Ecco perché poi succedono queste cose, per gente come lei, che non vuole imparare, che non va oltre il proprio naso. Documenti con tanto di firme e testimoni, quali docenti e collaboratori scolastici, possono testimoniare l’assidua presenza dei genitori a scuola. Ma lei questo non lo sa perché forse stava facendo altro. Dov’era lei? A scrivere male dei suoi alunni sul suo social? Vede, cara signora (non mi va più di chiamarla prof.) i social la distraggono dalla realtà e le fanno commettere gravissimi errori e squallide figure. Torni sul Pianeta Terra, si faccia un clistere alla coscienza, e chieda scusa. Perché se avesse avuto il coraggio di chiedere scusa, le avrebbe fatto onore e si sarebbe meritato l’appellativo di docente. Avrebbe fatto la sua bella figura. Invece, nonostante degli errori oggettivi, continua a navigare nella propria ottusità. E questa é l’Italia gente! Stipendi distribuiti a chi non sa fare il proprio lavoro e ha la presunzione di giudicare l’operato di chi, quotidianamente e con cognizione di causa, si occupa di illeciti e giustizia. Signora, le ribadisco che sta facendo una pessima figura e che la sta facendo fare a tutta la sua categoria. Inoltre, ha confermato dell’imparzialità di trattamento di cui gli alunni si lamentavano. È già fortunata che non debba mettere la mano in tasca, per questo si goda le vacanze con lo spirito di chi ha imparato qualcosa di nuovo al fine di migliorare. Se non ha un buon cuore, almeno cerchi di possedere una buona testa. E se ha voglia di confronti, quelli veri e non virtuali, la porta é aperta. Le nostre vedute fortunatamente superano il nostro naso, per cui siamo pronti ad accoglierla e ad insegnarle tutte quelle nozioni che le mancano per continuare a fare bene il suo lavoro. Non mi faccia prendere altre posizioni, perché mi sta quasi convincendo. Più che un patto educativo tra scuola e famiglia sembra che lei abbia firmato un patto diseducativo. Non ci faccia andare avanti e non ignori le nostre potenzialità. Si metta in salvo la faccia se vuole continuare ad occupare un posto con dignità. Si ricordi, che in giro c’è sempre chi quella seggiola la merita più di lei. Non offenda genitori di cui ignora tante cose. E soprattutto non offenda i suoi alunni, che al di là di tutto sono delle anime innocenti, proprio come i suoi figli. Le ripeto:mi eviti altre posizioni. Altrimenti devo concludere pensando che lei non solo non é una docente, ma non é neanche un essere umano. La scuola non è giungla nella quale si vive allo stato di natura. Ripassi le regole. Se per lei la ragazzina non doveva passare al secondo anno, per me lei non dovrebbe occupare una cattedra. Non é idonea poiché priva delle conoscenze didattiche e deontologiche. Se vuole la boccio io. Mi saluti Lex.

  3. Lei invece ha pensato bene di fregarsene quando ha compilato il verbale. Il suo menefreghismo si traduce in un reato. Un reato che dovrebbe soltanto pagare per quanto mi riguarda. Così, quando a fine mese i suoi figli mangeranno pane e cipolle e si chiederanno il perché, lei gli spiegherà che non ha saputo fare bene il proprio lavoro. E nel piatto, come companatico, può aggiungere anche una bella sentenza. Visto che attacca i genitori degli altri, pensi al genitore che é lei. I pargoletti cresceranno con chi incita agli illeciti, ai soprusi e all’abuso di potere. Una madre attaccabrighe. Una ciarlatana che se ne va dispensando comportamenti giuridicamente scorretti. Pensi a lei e ai suoi problemi. E grazie per questa lettera che ha scritto, perché sta evidenziando il suo accanimento sulla ragazzina, avvalorando tutte le tesi dello zio scrivente. Di tutti gli insegnanti, solo lei sta facendo il circo. Non a caso per molti alunni lei é il marciume della scuola. Almeno gli altri docenti hanno saputo mantenere un certo decoro. Se non vuole ricomporsi per noi o per la sua dignità, si ricomponga per i suoi figli. Gli dia un giorno la possibilità di poter dire: “Mia madre era una brava insegnante”.

  4. “Sciascianamente, io dico ad ognuno “il suo antiacido”… La professoressina ina ina ina, non ha digerito. Lei è la vergogna del collegio dei docenti. Una tipina così ma può insegnare? Vada ad accudire i figli piuttosto. Che poverina.

  5. Cara prof. Il contraddittorio si ha nella realtà e non sui social. Abbia il coraggio di identificarsi come vede scrivo col mio nome e non come “anonimo”. In qualunque momento e in qualunque sede possiamo avere un confronto reale. Da quello che scrive si capisce che è rancorosa per la promozione della ragazzina e per la pessima figura che ha fatto. Pensi ad essere una buona mamma perché come prof. Ho capito che ha tanti limiti e ignora le cose più elementari. Il DS persona preparatissima si è reso conto degli errori e orrori e proprio x questo ha fatto un supplemento al verbale di scrutinio (cosa legale) e non ha annulato il verbale perché non avrebbe potuto. Quando torna dalle sue meritate vacanze legga il supplemento e si passi la mano sulla coscienza. Non c’era alcun ragazzo con DSA altrimenti sarebbe stato riportato nel verbale. La griglia di valutazione è stata fatta da voi insegnanti dare -1 ai 5 e -2 ai 4. Bene la ragazzina aveva un voto superiore ad altri ma lei è stata bocciata e gli altri promossi, questo si chiama “eccesso di potere per disparità di trattamento” e può diventare “penale”. Il DS a tutela sua, degli insegnanti del collegio e per il nome della scuola ha deliberato la promozione. Lei da mamma e da prof. non scriva sui social contro i suoi studenti perché stiamo parlando sempre di ragazzini di 11/12 anni. Il solerte zio ha visto gli atti per delega (sa cosa significa? ) e la visione avviene sugli atti in originale mentre nella consegna di copie bisogna rendere non visibile tutti i dati sensibili appartenenti ad altri, impari anche questo. Non capisco questo odio nei confronti di una ragazzina. Un domani se i diritti dei suoi 2 figli fossero violati credo che a lei darebbe fastidio come ad ogni genitore che si preoccupa per i propri pargoli. A questa ragazzina è stata messa una “nota” nel giorno in cui era assente a scuola la mamma è venuta a lamentarsi e forse x questo ha iniziato a minacciare la bocciatura. Il registro elettronico è stato sempre visionato tant’è vero che un suo collega ha portato al consiglio la ragazzina col 6 mentre aveva un 8. Mi sa dire come mai? Un consiglio: pensi ad essere una buona insegnante perché la società e la scuola attuale non hanno bisogno di persone come lei. Invece di stare a blaterare veda dove ha sbagliato. Io sono sempre disponibile per il contraddittorio reale. Si passi la mano sulla coscienza e si vergogni come mamma e come insegnante.

  6. Il giornalista ha pienamente ragione. Se lo zio non avesse scovato questa disparità di trattamento la ragazzina sarebbe stata bocciata ingiustamente. Ora immagino una famiglia che purtroppo non conosce la legge o non ha mezzi economici per un avvocato: cosa ne sarebbe stato del proprio figlio con una prof. come lei? Non l’è andata proprio giù questa promozione a “tavolino”. Pensi a fare la mammina e lasci fare le cose serie come ‘inaegnare’ a chi lo sa fare veramente. Se il futuro dei nostri figli dipendesse da insegnanti come lei saremmo rovinati. Attendo che lei mi contatti per il contraddittorio da lei tanto richiesto sempre se ha il coraggio e la voglia di avere miei insegnamenti sulla compilazione di un verbale di scrutinio per evitare in futuro queste figuracce Cordialmente

  7. Sinceramente pensando a questa situazione e osservando lo scenario sociopolitico che ci circonda, fatto di una squallida e abominevole assenza di meritocrazia e giustizzia.
    Auguro a me e a tutri coloro che manderanno i propri pargoli a scuola che la famiglia della ragazzina aggisca per risanare la correttezza e la legalità in nome dei loro principi morali che a mio avviso sono ECCELLENTI ED IMPECCABBILI.
    UN SALUTO A DINO FIERO DI ESSERE PIEDIMONTESE COME TE.

  8. Clarissa Cortese // 22 Luglio 2017 a 16:45 // Rispondi

    Faccio notare due cose. La prima quando la docente scrive che il signore non deve sapere nulla del mestiere dell’insegnante. No no. La gente,come per altre professioni, deve conoscere il modus operandi.Altrimenti si fa tutto alla cieca. In secondo luogo,quando dice che ognuno ha il figlio che si merita, vedo tanta di quella cattiveria da non poter dar torto a chi scrive che la ragazzina era stata presa di mira. Invece, cara docente,i suoi cari cosa hanno fatto di male per meritarsi una figlia come lei? La cattiveria è palese. Talvolta ci si vendica sugli altri per il torto subito da Madre Natura. Sarà questa la spiegazione?

  9. Le considerazioni che ho fatto in precedenza sono di carattere generale. Non conosco la situazione quindi non posso dire se la ragazzina meritava o meno la bocciatura. Quello che noto, leggendo i vari interventi, è che tutti sono a conoscenza dell’ingiustizia, non solo i familiari, e tutti sparano a raffica su un intero consiglio di classe. Se i docenti hanno commesso degli errori è giusto che paghino nelle dovute sedi.

  10. Cara Docente,da quanto leggo nella sua lettera c’è tanto odio verso questa ragazzina e questo la dice lunga….Non voglio entrare nel merito della vicenda perché ignoro i fatti che sono accaduti, però non posso accettare superficialità come “Ognuno ha i figli che si merita”. Lei stessa ha detto che ci sono bambini(perche di bambini si parla) che hanno Dsa e quindi conosce benissimo le difficoltà e le sofferenze dei genitori.Per questo parlare in tal modo denota,oltre che scarsa professionalità,a discapito anche di tanti bravi docenti e della scuola,anche una gravissima e ingiustificata cattiveria. Sinceramente come mamma di bambini che frequentano quella scuola sono profondamente indignata sia della risposta,del tutto inopportuna che,e soprattutto,del suo contenuto.Si ricordi che gli insegnanti devono essere dapprima buoni educatori….

  11. L’ignoranza cammina sempre in coppia con la supponenza.
    Lo dimostra la lettera esaustiva e corretta dell’insegnante, che viene per nulla capita e, come se nulla fosse si continua con gli insulti su di lei, che non fanno onore a nessuno.
    Una bocciatuta può essere annullata SOLO se c’è un vizio di forma di cui se n’é accorto, come sembra, lo stesso DS. Ma era proprio il DS che doveva vigilare perché ciò non accadesse…
    Non conosco la professoressa incriminata e quindi non mi pronuncio. Ma una cosa è SACROSANTA: un alunno (in questo caso un’alunna) viene bocciato almeno con la maggioranza del Consiglio di classe, quindi perché prendersela solo con una docente quando a decidere per la sua bocciatura occorrono alemeno sei docenti?
    Solo questa domanda dovrebbe far riflettere sull’astio profondo che si è creato tra la famiglia della ragazzina e questa docente. Cosa che non dovrebbe MAI accadere, perché quando le cose non fanno per il verso giusto esiste sempre il DS come garante e un intero anno scolastico a disposizione per dirimere le incomprensioni.
    Infine voglio ricordare che dovrebbero essere lincenziati tutti quelli che non fanno il proprio lavoro o lo fanno molto male, non solo gli insegnanti. Questo vale per tutte le categorie.

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