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FALCIANO DEL MASSICO, SCOPPIA LA POLEMICA SULLA PULIZIA DELLE FOGNE

Mario Zannone|Falciano del Massico. Sulla pulizia delle caditoie si accende la polemica tra l’opposizione e l’amministrazione di maggioranza. Nessun picco velenoso, ma l’interrogazione a firma della capogruppo Giulia Capriglione e dei consiglieri Santoro e Manica lascia intendere che si va verso un’opposizione leale e costruttiva. Il documento inviato all’attenzione del sindaco e degli uffici preposti intendeva accertare alcune incongruenze ovvero le modalità con le quali operatori ecologici, in servizio nel cantiere falcianese, avessero proceduto alla pulizia delle cosiddette fogne senza l’utilizzazione degli adeguati strumenti e sprovvisti di pareri autorizzativi. A breve giro è giunta la risposta della ditta appaltatrice del servizio che ha dichiarato la normalità dell’operazione e la non pericolosità dei rifiuti asportati. Il problema è nella risposta alquanto bislacca. Una ditta che ritiene la pulizia delle fogne una normale operazione di manutenzione delle caditoie lascia alquanto perplessi. Gli occhi strabuzzano e le orecchie sono in preda a forti acufemi a leggere quella risposta che sa tanto di pressapochismo, di scaricabarile delle responsabilità. Ci sono foto in cui gli operatori sono sprovvisti di tutto il necessario mentre utilizzano veicoli solitamente adoperati per il servizio rrssuu. Insomma la ditta fa la gnorri sul vero problema che investe l’area amministrativa. Le fogne non si puliscono in  questa maniera, premesso che è indispensabile e indifferibile svuotarle in previsioni delle forti piogge. E ciò denota una piega che può divenire prassi burocratica quella di affrontare e risolvere grandi problemi con soluzioni alla carlona. Nelle soluzioni va tenuto conto  della legge che garantisce il buon successo dell’opera. Ritenere la procedura un cappio da baipassare significa mettersi sulla strada delle soluzioni pezzotte. Che si farà adesso? La strada è quella della pulizia delle fogne, con un piano d’intervento diluito in tre anni, con un investimento a copertura annuale e con ditte specializzate che utilizzino operatori esperti, strumenti adeguati e soprattutto portino i rifiuti a discariche speciali. Perché non serve un laboratorio per definire un rifiuto speciale, se sia pericoloso lo si stabilisce con altre procedure. Intanto i fanghi delle fogne sono da smaltire con metodi che costano. Avviarsi su questa strada della buona amministrazione sarebbe auspicabile.

 

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Iscritto all'ordine nazionale dei giornalisti, già direttore e fondatore della testata giornalistica italianews24.net e attualmente alla direzione di Casertasera.it. Collaboratore di numerose testate nazionali e locali.

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