ALIFE, GIAMMATTEO VI SPIEGO IO LA VERITA’ SULLA CRISI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Alife.  Gli animi sono già accesi e si accenderanno maggiormente col passare del tempo perché, diciamocela tutta, la campagna elettorale ad Alife è già partita. Ci riferiamo al comune perchè dopo la caduta dell’amministrazione, dopo circa un anno e l’arrivo del commissario, ormai, non ci sono altre soluzioni: si va a nuove elezioni. Primavera? Forse si, ma è ancora tutto da stabilire. Resta di fatto che Alife rimpiomba nel baratro amministrativo, una situazione che non si poteva permettere.  Il dissesto finanziario o il mancato confronto nell’ambito  della maggioranza, sono alla base del disastro politico. Il secondo a nostro avviso rimane tuttavia il motivo principale.

”Le nostre ragioni del dissenso che poi diventa rottura sono diverse-dice Angelo Giammatteo che dalla maggioranza è passato, insieme ad altri a formare un gruppo autonomo ma di chiara opposizione – ma è inutile girare intorno all’argomento. Salvatore Cirioli sa bene che se avesse ascoltato anche noi, se si fosse confrontato, avesse condiviso i temi amministrativi piu’ importanti con noi,  oggi ad Alife non sarebbe certamente arrivato il Commissario. Alla fine, ha preferito amministrare questo città con pochi intimi chiudendosi a riccio e soprattutto non tenendo conto che dalla maggioranza all’opposizione e passando anche per quelli che ci avevano sostenuto ma non eletti, tutti avevano il diritto di partecipare perché rappresentavano, sia pure una parte ridotta, i cittadini che li avevano votati”.

• Quanto ha influito il dissesto finanziario?

“Molto. Dichiarare il dissesto finanziario ha significato gravare i cittadini di ulteriori tasse e poi sono state  ignorate le promesse elettorali; le idee di alcuni consiglieri fino a  denigrarli per distruggerne credibilità ed onorabilità dopo che si era distrutta l’onorabilità degli avversari; Vogliamo dire che si voleva stravolgere il risultato elettorale, tentando il ribaltone per fare maggioranza con l’opposizione pur di non dare ascolto alle istanze dei consiglieri che stavano fuori dal suo entourage e che, tramite propri delegati, chiedevano ascolto e verifica delle loro istanze? Questo è il vero motivo dell’attuale situazione politica ad Alife”.

• L’azzeramento della Giunta, sia pure nelle ultime battute, non poteva essere un segnale di intesa?

“L’ultimo atto, quello dell’azzeramento della giunta, da ancora una volta ragione a noi dissidenti e dimostra la cecità di chi  ha orchestrato la fine dell’amministrazione che era nata per grandi obiettivi ma, grazie all’opera di illuminati visionari della politica, è finita miseramente .

• Voi ritenete di aver fatto abbastanza per evitare la crisi?

 

“Certamente si. Il forte disagio dei consiglieri Santagata,   Di Lauro, Meola e il mio , in più occasioni era stato esternato al Sindaco ed agli altri colleghi, cosi come le preoccupazioni  per gli impegni elettorali presi, ma tutto senza esito, senza una risposta. Anzi si  procedeva al contrario , fino ad assumere altri deliberati di dubbia legittimità, inopportuni e gravemente lesivi dell’interesse generale della collettività, alcuni dei quali, ad esempio l’incremento IMU, che venivano poi revocati”.