ELISIONE E TRONCAMENTO
Torna il consueto appuntamento con Gramm@ticamente, lo spazio dedicato alla lingua italiana, augurando a tutti gli studenti un buon anno scolastico.
In questo appuntamento ci dedicheremo alla distinzione tra elisione e troncamento. Repetita iuvant!
Elisione: l’incontro tra due vocali può creare difficoltà di lettura e risultare poco “orecchiabile”, per questo motivo si ricorre all’elisione, ovvero alla caduta della vocale finale (se non accentata) di una parola che incontra la vocale iniziale di un’altra.
Quando vi è elisione:
– con gli articoli determinativi lo, la e l’articolo indeterminativo una;
– con le particelle atone lo, la, mi, ti, ci, si (l’accompagno, ecc.);
– con la preposizione di (d’accordo);
– con gli aggettivi quello/a, questo/a, (sebbene non sia obbligatorio con il femminile);
Non si verifica elisione e pertanto non vanno apostrofati:
– qual/quale (es. qual è);
– tuttora, finora, sinora;
Troncamento: è l’eliminazione dell’ultima vocale atona (non accentata) o dell’ultima sillaba finale di una parola dinanzi ad un’altra parola che comincia per vocale o consonante.
Quando si verifica un troncamento:
-con l’articolo indeterminativo uno (un amico) e con alcuno, nessuno, ciascuno, quando seguono parole maschili che iniziano per vocale o consonante. Ad eccezione di s, impura, ps, gn, z;
– con i sostantivi che indicano una professione seguiti da nome proprio (dottor Rossi, ecc.)
– con gli aggettivi buono, bello, santo davanti alle parole maschili che iniziano per consonante (bel ragazzo, ecc.). Anche in questo caso ad eccezione di s impura, z, x, ps, gn;
– con locazioni verbali come man mano, in fin dei conti, ecc.;
Non dimentichiamo le eccezioni che invece “vogliono” l’apostrofo: poco–> po’, dici–> di’, ecc.
L’anno scolastico è appena cominciato, ci sarà tempo per soffermarci su ulteriori argomenti. A presto con nuovi approfondimenti!
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