PIEDIMONTE, ATTI VANDALICI AL CIMITERO. NEPPURE I MORTI POSSONO RIPOSARE IN PACE
Emiddio Bianchi. Piedimonte Matese. “Domenica scorsa, quando mi sono recata al cimitero per portare dei fiori sulla tomba di mio padre, per poco non mi veniva un colpo”. A parlare è una donna della borgata di Sepicciano, sconvolta dopo aver visto come era stata ridotta la dimora del povero genitore. “Innanzitutto era scomparsa la fotografia di mio padre, ma questo non è quasi niente perché ne possiamo anche recuperare un’altra. La cosa grave è che hanno portato via addirittura tutte le scritte metalliche che si trovavano stampate sulla tomba”. E questo, sinceramente, è un problema grosso ed anche economico per la donna, che si vedrà costreta a rifare tutta la tragica trafila di quando morì il genitore. Pare che le telecamere di sorveglianza non abbiano immortalato i vandali. Si spera però che li abbiano inquadrati in altre loro squallide imprese notturne. Perché pare che le tombe che abbiano avuto a che fare con le loro gesta siano diverse e non solo con l’asportazione di immagini o scritte ma anche con la recisione dei fili che portano la corrente alle lampade votive. Una cosa è certa, nemmeno all’altro mondo ti fanno stare in pace.
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