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MONDRAGONE, IL BULLISMO IN UN CONVEGNO. INTERESSANTE LA RELAZIONE DEL GIORNALISTA ALFONSO ATTANASIO AUTORE DEL LIBRO “IL BULLISMO… MALESSERE SOCIALE”

Mondragone. Nella settimana dello studente al Liceo Scientifico G. Galilei è stato dedicato un giorno, voluto dalla Dirigente Scolastico Prof.ssa Antonietta Pellegrino, una lezione sul bullismo e cyberbullismo.  Con grande partecipazione gli studenti del biennio hanno avuto modo di affrontare con grande successo un tema su un argomento di cui si parla sempre più frequentemente. Il relatore, dott. Alfonso Attanasio, autore del libro “Il bullismo…malessere sociale”, ha voluto sottolineare gli aspetti che emergono all’interno del contesto scolastico e le conseguenze su chi le subisce e su chi agisce.

Ha sottolineato che è fondamentale non considerare il bullismo come un fatto attinente soltanto alla sfera privata dai soggetti coinvolti, ma riportarlo con forza e decisione in una logica in cui prevalga la responsabilità condivisa. Anche se i singoli episodi di prepotenza coinvolgono bambini o ragazzi il bullismo è sostanzialmente un “fenomeno sociale” che coinvolge il gruppo dei pari e la comunità di appartenenza, pertanto la sua riduzione deve passare anche attraverso il rafforzamento della cultura della legalità e delle responsabilità individuale e collettiva. Il bullismo il cyberbullismo non è un’emergenza sociale nuova; in realtà è sempre esistito, ma negli ultimi tempi ha acquisito una visibilità  maggiore in quanto sta diventando un fenomeno sempre più diffuso e violento. C’è da dire che dietro ai comportamenti violenti c’è, prima di tutto, un disagio dovuto a famiglia assenti. I genitori in molti casi sono sostituiti dalla TV, dal computer e dai cellulari. Quello che maggiormente sconcerta è che tanti accadimenti hanno come segni di superiore intelligenza nei confronti dei loro coetanei. La scuola stessa, nonostante il lodevole impegno della maggior parte dei docenti, non sempre è in grado di svolgere una funzione educativa concreta perché i giovani formano la loro cultura e il loro pensiero seguendo i modelli extrascolastici. Importante è stato l’interesse del Governo che con la legge n.71/2017 ha anche indicato tempi e modalità per ottenere la rimozione di contenuti ritenuti dannosi: l’art. 2 stabilisce che il minore di quattordici anni che abbia subito un atto di cyberbullismo, il genitore o altro soggetto esercente la responsabilità possa inoltrare un’istanza per l’oscuramento, la rimozione o il blocco di qualsiasi dato personale del minore, diffuso nella rete.

 

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