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VIDEO|CAIAZZO, CHIUSURA DEL DECO’, INSORGONO I DIPENDENTI: “SE VOGLIONO CHE DOBBIAMO ANDARE A RUBARE, PER I MIEI FIGLI LO FARO’”

Caiazzo. Porte sbarrate, saracinesche abbassate, silenzio, desolazione,  grande preoccupazione ed un futuro incerto per l’azienda e soprattutto per le oltre venti famiglie,  dipendenti del centro commerciale Decò di Caiazzo. Questo perchè in riferimento ad una sentenza del Consiglio di Stato, dopo le due precedenti favorevoli, all’azienda, fra le piu’ accreditate della zona ,  e’ stata ordinata la chiusura . Un provvedimento arrivato come un fulmine a ciel sereno. Le motivazioni, sarebbero da ricercare nella regolarità o meno della licenza concessa dal comune di Caiazzo alcuni anni fa. Sette anni di lavoro ininterrotti, numerose assunzione poi il colpo di scena. Mercoledi tutti in piazza, a Caiazzo, per una raccolta di firme per proteggere il posto di lavoro mentre qualcuno brinda a questo vero disastro economico . Si faccia appello anche alla sensibilità e la concretezza dell’assessore regionale al lavoro Sonia Palmeri al fine di poter trovare, compatibilmente con la legge, una possibilità per non mandare sul lastrico oltre una ventina di famiglie, quasi tutte monoreddito e con mutui sulle spalle da pagare. Una vicenda che assume , toni grotteschi in alcuni particolari .Una storia che in un momento difficile dove i posti di lavoro hanno il valore doppio dell’oro, con un colpo di spugna della magistratura, vengono letteralmente cancellati. Si spera che il Magistrato e la Cassazione alla quale si rivolgeranno i lavoratori e l’Azienda possa trovare una soluzione che concili legalità e occupazione. Questa è gente onesta che ha bisogno di lavorare ed un cavillo non può distruggere economicamente una famiglia.

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