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FEMMINICIDIO, 78ENNE SOFFOCATA E UCCISA IN CASA. SAREBBE STATO PRESUMIBILMENTE IL FRATELLO AD UCCIDERE LA DONNA. PARLA LA CRIMINOLOGA

AVELLINO. Si chiama Giuseppina Bellizzi, 78 anni, ex dipendente del comune di Avellino in pensione l’ennesimo caso drammatico, di Femminicidio che la Campania deve registrare. Teatro di morte, Avellino, dove uomo ha ucciso la sorella soffocandola al culmine di un litigio poco dopo le 6.30 di stamattina. Sul posto i carabinieri che hanno avviato le indagini per capirne di piu’.

Secondo una prima ricostruzione-riportata da “Il Mattino” –  ad ucciderla è stato il fratello 71enne, anche lui pensionato, che vive a Bologna e che dopo la separazione dalla moglie, veniva sempre più spesso ad Avellino, ospite in casa della sorella. Dopo il dramma si è dato alla fuga chiudendo in casa il fratello che era intervenuto il quale è stato aggredito con un coltello dallo stesso presunto omicida.

 

IL PARERE DELLA CRIMINOLOGA

 A parlare del caso, la nota criminologa, la dr.ssa Antonella Formicola. Un autorevole intervento per chiarici maggiormente i moventi che scattano in queste tragedie che diventano troppo spesso casi di cronaca che non vorremmo mai riportare.

“Ancora un caso di violenza,ancora una donna morta.La vittima,e’stata soffocata dal fratello per questioni non ancora chiare -spiega l’utorevole professionista”.

– Perche scatta tutto questo?

“A volte ci sono traumi e violenze endofamiliari che vengono sotterrate.Nel caso di questa tragedia familiare avvenuta in tarda eta’per i soggetti coinvolti,restano ancora tanti dubbi e sicuramente quello che sgomenta e’la cattiva comunicazione che troppo spesso c’e’nelle famiglie. E’necessario ritrovare il senso delle cose e in ogni circostanza chiarirsi,in ogni tipo di rapporto proprio per evitare che tutte le parole non dette possano poi trasformarsi in rabbia irrisolta che porta a gesti estremi”.
 

 

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