SEMPRE IN MERITO AD UN VESCOVO ARGENTINO NATO IN DIOCESI DI TELESE-CERRETO
Rosario Di Lello| Nell’articolo: A proposito di un vescovo argentino nato in diocesi di Telese-Cerreto, (In “Quattro passi nella storia”, Casertasera. it, 01-8-2018) s’è scritto della pubblicazione riguardante il presule Nicola De Carlo nella considerazione di Orione, Peron, Bergoglio e altre personalità, laddove, le altre personalità sono Riccardo Zalazar, economo dell’episcopato, e quindi Josè A. Quarracino, docente universitario, Javier Càmara e Sebastian Plaffen, rinomati storiografi. (1) L’argomento ha destato non poco interesse anche tra i numerosi intervenuti alla presentazione ragion per cui s’è ritenuto opportuno aggiungere questa nota su di un raro, prezioso volume rinvenuto, alcuni giorni or sono, dalla professoressa Lucia Falcigno, nella biblioteca di famiglia, in Pietraroia. Il libro: s.a., Corona a la memoria del Primer Obispo de Resistencia Exemo. Y Revmo. Mons. Nicolas De Carlo + 22 de Octobre de 1951, Resistencia – Pte PERON, s.d., ma 1952, MORO Hnos, Impresores, (2) presenta in prima di copertina e frontespizio anche lo stemma, semplice ma significante, (3) del prelato, conta 10 capitoli per un totale di 121 pagine, in lingua spagnola, pone in risalto, oltretutto, tanti altri autorevoli giudizi gratificanti ed è corredato da foto, fuori testo, delle quali, quattro raffigurano il De Carlo seminarista, giovane monsignore e vescovo, e 18 le onoranze funebri e la notevole partecipazione di popolo. Insomma, è un ennesimo passo nella storia
Nella premessa –p.3– il clero e i figli della diocesi di Resistencia, dopo aver rilevato che Cristo fu il suo capo, che Cristo fu il suo cammino, che Cristo fu il suo pensiero, la sua parola, la sua vita, e che Cristo è il suo premio, offrono, in memoria del Pastore amato, e nell’anniversario della sua dipartita, il libro, umile omaggio di affetto e gratitudine
Il primo capitolo –pp. 5-8– connesso a dati biografici dell’ Ecc.mo. Signor Vescovo di Rresistencia, Mons. Nicola De Carlo fa riferimento pure a che, nato a Pietraroia, Nicola De Carlo, all’età di appena un mese venne portato, insieme ai fratelli, in Argentina e a che, da adulto, oltre alle numerose iniziative portate a termine, pure sua fu la preoccupazione per penetrare e acculturare l’elemento indigeno della diocesi costituito dai circa 30.000 indios.
Il secondo –pp. 9-27– relativo alla cronaca su infermità, morte e sepoltura di Mons. Nicola De Carlo espone, in paragrafi successivi, notizie dettagliate sulla infermità del signor vescovo, sul trasferimento a Buenos Aires, nell’ospedale Costa Buero, voluto dal Peròn, presidente della nazione, sul decesso del presule, sulla indescrivibile commozione destata e sul continuo affluire nel luogo di cura di autorità civili, militari ed ecclesiastiche e, tra esse, del Peròn medesimo; riporta paragrafi sull’arrivo dei resti mortali a Resistencuia, sulla sistemazione degli stessi nella camera ardente in cattedrale, sulle solenni esequie e sulla inumazione nella cappella di Nostra Signora di Lourdes; riporta altresì i discorsi pronunciati, in memoria ed onore del defunto, da mons. Emilio A Pasquo vescovo di San Luigi, dal commissario federale, dal deputato ecclesiastico alla presidenza della nazione, dal presidente della giunta diocesana, da R. Zalazar, economo, in rappresentanza del clero diocesano e perfino da un alunno del collegio Don Bosco.
Il successivo –pp. 28-62– concerne gli echi della scomparsa dell’ecc.mo mons. De Carlo e nomina le 43 autorità del clero presente alla sepoltura e le 79 persone che, primi fra tutte il presidente Peròn e signora, donna Eva, provvidero a offerte floreali; ripete le espressioni di cordoglio di Peròn e signora, la benedizione di Sua Santità Pio XII e centinaia di partecipazioni fra attestati di istituzioni e nomi di comuni cittadini di Resistencia e non soltanto, nonché l’omaggio della camera dei deputati della nazione argentina alla memoria di mons. Nicola De Carlo.
L’altro –pp. 63- 84 – fa riferimento ai concetti della stampa su mons. Nicola De Carlo e contiene ben 21articoli di quotidiani e periodici, nazionali ed esteri, scritti sempre in occasione della dipartita.
La quinta parte–pp. 85-91– differenzia e illustra, ma nell’anniversario della dipartita e in dieci paragrafi, l’opera sociale, notevole e multiforme, di mons. De Carlo.
La sesta –pp. 92-94–su monsignor Nicola De Carlo, ne rievoca altri frutti e la stima, l’affetto e il rispetto di cui godeva.
La successiva –pp. 95-97–sintetizza in poche linee, l’ immagine di mons. Nicola De Carlo
L’altra –pp. 98-106– rende noti, ancora in occasione del primo anniversario della morte del prelato, editoriali di riviste e le adesioni della Provincia, di autorità ecclesiastiche e di privati cittadini.
L’ottava –pp. 107-115– ripropone il testo di un lungo discorso che rammenta, in più larga misura, l’immagine di mons. Nicola de Carlo.
L’ultimo capitolo, Davanti la tomba dell’apostolo –pp. 116-121– è una composizione in versi che, dedicata a monsignor Nicola De Carlo, sempre nell’anniversario della dipartita, tratta, dopo l’invocazione al Signore, del sacerdote, dell’ apostolo, dell’ evangelizzatore e del segno di gloria.
Insomma, questo libro si rivela, per il notevole contenuto di interessanti informazioni, utile per uno studio più approfondito, sulla vita, sul carattere, sul comportamento, sull’opera religiosa e sociale di Nicola De Carlo, sacerdote missionario, amato e stimato, sempre e assai, nella sua diocesi e altrove.
E qui ha termine una prima serie, annuale, dei 24 articoli, pressoché quindicinali, della rubrica “Quattro passi nella storia” .
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1- Cfr. R. Di Lello, Il vescovo Nicola De Carlo da Pietraroia nella considerazione di Orione, Peron, Bergoglio e altre personalità, Pro Loco Pietraroja, 2018. 2- Ossia, Senza autore, Corona a memoria del primo vescovo di Resistencia Eccellentissimo e Reverendissimo Monsignor Nicola De Carlo morto il 22 di Ottobre del 1951. 3- Cfr. R. Di Lello, Il vescovo Nicola De Carlo, cit., p. 9.
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