ALVIGNANO E DRAGONI UNITI NELLA FEDE IN ATTESA DELLA TRADIZIONALE “LUMINERA” DELL’IMMACOLATA
Terminiello Giuseppe|ALVIGNANO. Attesa alla vigilia della Festività dell’Immacolata Concezione, una ricorrenza da sempre vissuta tra fede e tradizioni.Le origini della festività cattolica. Il dogma (verità rivelata da Dio mediante il Papa) fu proclamato nel 1854 da Pio IX nella Cappella Sistina con la bolla chiamata “Ineffabilis Deus”. La festa dell’Immacolata Concezione è riconducibile alla nascita di Maria, Madre di Dio. La Vergine Maria, infatti, in vista della nascita e della morte salvifica di Gesù, fu fin dal primo momento della sua concezione, per singolare privilegio di Dio, preservata immune da ogni macchia della colpa originale. Immacolata Concezione significa infatti la nascita di Maria senza il peccato originale. Ovvero la Vergine Maria, pur essendo stata concepita dai suoi genitori (i Santi Anna e Gioacchino) così come vengono concepite tutte le creature umane, non è mai stata toccata dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento. Tra le persone anziane dell’ territorio, raccontano che la “luminera” rappresenta il fuoco che Maria accese per asciugare i panni di lino in cui avrebbe avvolto Gesù Bambino; altri raccontano del fuoco come fondamentale riferimento e guida nel cammino che accompagnò Maria e Giuseppe verso Betlemme; per altri ancora, e in maniera aggiornata rispetto alla tradizione più volgare, quel fuoco apre l’attesa di chi aspetta Gesù, vuole dire un primo segno di veglia nella notte per la venuta del figlio di Dio. Non a caso, sulle finestre delle case di Alvignano e Dragoni, proprio alla vigilia dell’Immacolata, brillano tanti lumini. Per l’ occasione, il neo parroco Don Alessandro Occhibove, ha voluto lasciare un monito alla popolazione Cubulterina .“Carissima comunità di Alvignano, rivivremo tra poco questa antica tradizione. Per la prima volta vivrò con voi questo momento di gioia. Portare avanti “la Luminera “significa oggi far crescere sempre più il senso di comunità sia civile che ecclesiale. Ci prepariamo a festeggiare il Natale e per questo dobbiamo cogliere al volo questa opportunità attraverso il calore da donare alle persone che ci circondano per far diventare sempre più la nostra città una comunità unita. Tutti noi dobbiamo essere come quel fuoco che verrà acceso e dovrà trasmettere: calore da donare alle persone che ci circondano e luce per illuminare la notte dei tanti che hanno perso il senso della loro vita.”
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