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L’ORRORE DELLA SHOAH, “PER NON DIMENTICARE”, LA TESTIMONIANZA DI TULLIO FOA’ AL LICEO FEDERICO QUERCIA DI MARCIANISE

Fortuna Natale|Marcianise. Giornata carica di emozioni quella vissuta dai ragazzi del Liceo “F. QUERCIA” di Marcianise, che stamattina nell’Aula Magna dell’istituto hanno accolto, insieme al Dirigente Scolastico Prof. Diamante Marotta, con grande commozione e sentita partecipazione la testimonianza di Tullio Foà, ultimo esponente della comunità ebraica napoletana, testimone diretto di uno dei periodi più tristi e bui della storia dell’umanità e dello Stato Italiano: quello delle leggi razziali, della persecuzione e dello sterminio degli ebrei. L’evento promosso dal Dirigente Diamante Marotta in collaborazione con l’Assessore alla Cultura del comune di Marcianise, Elpidio Iorio, il dott. Fernando Fuschetti, che per l’occasione ha consegnato a Tullio Foà il suo ultimo libro “L’Alfiere di Norimberga”, il prof. Pasquale Delle Curti, la prof.ssa Lia Di Luzio, le docenti Nicoletta Fuschetti e Venere Varletta, si inserisce nel calendario delle iniziative programmate per gli studenti del Quercia per la celebrazione della Giornata della Memoria 2019 , “Per non dimenticare”.

“E’ arrivata dritta al cuore la testimonianza di Foà“,  queste le parole dell’Assessore alla Cultura, Elpidio Iorio, che emozionato ha sottolineato come Tullio Foà si sia più volte commosso nel ricordare gli atti persecutori e discriminatori subiti da lui e dai suoi familiari, sotto lo sguardo attento ed emozionato di centinaia di allievi presenti. Il racconto intenso e coinvolgente di Tullio Foà ha catturato l’attenzione dei ragazzi che hanno ascoltato in un corale silenzio la testimonianza dell’orrore che è stato costretto a subire a soli cinque anni,  quando le leggi razziali, firmate da Vittorio Emanuele III nella Tenuta di San Rossore a Pisa il 5 settembre del 38, sconvolsero la sua vita e quella dell’intera comunità ebraica italiana. Escluso dalla scuola nell’indifferenza dei compagni, fu costretto a frequentare una classe speciale, formata da soli bambini ebrei e obbligati ad entrare da un cancello secondario, perché discriminati; il racconto delle drammatiche condizioni economiche in cui versava la sua famiglia, impoverita dalle restrizioni emanate nei confronti degli ebrei, la drammatica testimonianza delle Quattro Giornate di Napoli che videro uomini, donne, giovani e scugnizzi napoletani opporsi con coraggio alle barbarie nazifasciste sacrificando la loro vita; gli atti di eroismo di tanti uomini che opponendosi al progetto di sterminio e sacrificando la propria vita, salvarono tante vite umane proteggendo e nascondendo i perseguitati ebrei. La conclusione dell’intervento di Tullio Foà, che con pacatezza e semplicità ha risposto alle tante domande degli studenti e dei docenti presenti, ha dato vita ad un dibattito che ha costituito un momento di analisi e di riflessione su quella che è stata la pagina più buia della nostra storia contemporanea. La sua testimonianza, pur nella drammaticità delle parole, ha voluto trasmettere voglia di riscatto per un’umanità che in quegli anni ha dato il peggio di sé. “Oggi con la testimonianza di Foà i nostri studenti hanno appreso che bisogna rifiutare ogni tipo di violenza e che è importante il rispetto della persona, il rispetto della diversità e la difesa della democrazia e della libertà”, con queste parole il Dirigente Diamante Marotta ringrazia Tullio Foà e tutti coloro che hanno reso possibile questa emozionante giornata. La lettura, la scrittura, l’aritmetica non sono importanti se non servono a rendere i nostri figli più umani”…hanno su cosa riflettere i nostri giovani per … “NON DIMENTICARE!”

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