fbpx

SANITA’, A S. AGATA DEI GOTI SI SCENDE IN PIAZZA PER DIFENDERE L’OSPEDALE A PIEDIMONTE C’E’ UNO STRANO SILENZIO

Piedimonte Matese/S. Agata de Goti (Bn)La sanità rappresenta un servizio primario ad ogni latitudine, oltre che un diritto ma quando le istituzioni sono assenti, quando ne fanno un interesse solo politico, come sempre, perché ognuno cura il suo orticello elettorale, alla fine vengono fuori scenari drammatici per la salute del cittadino al di la poi dei decreti gessati del governo centrale che fa il resto. La storia del Presidio ospedaliero di Piedimonte Matese, declassato in favore dell’ospedale di Sessa o di altre strutture insegna. Poi esistono delle reazioni popolari che in qualche modo fanno sentire  la propria voce presso le istituzioni preposte ma quando queste mancano del tutto c’è davvero da preoccuparsi. Santagata de Goti è ad un tiro di schioppo da Piedimonte Matese ma è completamente diversa al di la del risultato finale. Piedimonte tace, finge di organizzare comitati spaventapasseri  che poi si si sciolgono come neve al sole dopo qualche giorno. I sindaci fanno finta che non è di loro competenza e la Sanità finisce nel disastro totale e per curarsi bisogna fare chilometri. E’ davvero strano il silenzio assordante di Piedimonte Matese, rispetto a ciò che sta accadendo all’Ospedale di Santagata de Goti. Non scendiamo nei dettagli ma diciamo che la motivazione è  praticamente la stessa a quella di Piedimonte Matese: reparti accorpati di chirurgia e ortopedia, cardiologia che scompare e la preoccupazione della gente diventa palpabile ma la differenza di reazione con Piedimonte è abissale. Perchè qui si scende in strada, si fanno presidi, scioperi della fame e ci si incatena. Interviene il Prefetto, il Vescovo e alla fine qualcosa si muove. Vi sembra poca differenza? Noi abbiamo intervistato il simbolo di questa protesta, un donna che non ha interessi nè politici né aspirazioni   di altro genere ma chiede solo a gran voce alle istituzioni, insieme ad altri cittadini,   un ospedale di base dove potersi “curare la vita” , questo è anche il nome di questo comitato spontaneo, capeggiato da questa giovane mamma. Si chiama Mena Distasi. Un comitato che sente l’esigenza di dire basta a certe ingiustizie politiche. “Non ci fermeremo-  ha detto convinta la donna che ha fatto lo sciopero della fame dalla sua tenda di Sant’ Agata de Goti – per ora lo sciopero della fame è sospeso, grazie all’intervento del Prefetto. Ma rimarremo nella tenda fino a quando il Governatore De Luca non organizzerà un tavolo con tutti noi. Basta promesse di politici ed istituzioni mai mantenute. Glissa sulla minaccia di querela di De Luca al Ministro Grillo. “A noi –dice la signora – non interessa lo scontro politico tra De Luca e Grillo. La nostra attenzione è rivolta all’incontro con De Luca, che possa vedere anche la partecipazione di alti esponenti del Ministero della Salute, dando vita ad un tavolo con tutti i soggetti interessati. Non vogliamo piu’ parole, vogliamo fatti concreti. Vogliamo una sanità per noi e i nostri figli che funzioni seriamente, senza piu’ tagli selvaggi insensati”. Che aggiungere di piu’. Questo è un esempio di come si difende un territorio per finalità importanti. Un modello da esportare, magari anche nella vicina Piedimonte. E qui la protesta continua anche se il piano ospedaliero, nelle prossime ore potrebbe portare brutte notizie.

About Lorenzo Applauso (2835 Articles)
Iscritto all'ordine nazionale dei giornalisti, già direttore e fondatore della testata giornalistica italianews24.net e attualmente alla direzione di Casertasera.it. Collaboratore di numerose testate nazionali e locali.

Rispondi

Scopri di più da Casertasera.it

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading