PIEDIMONTE MATESE, OSPEDALE, DA ANNI CON UN MPIANTO FOTOVOLTAICO MAI ENTRATO IN FUNZIONE
Posted on 7 Maggio 2019 by Emiddio Bianchi in Alto casertano, Cronaca, Slide // 0 Comments
Redazione. Piedimonte Matese. Circa quattro anni fa furono assegnati all’ospedale di Piedimonte Matese due milioni e mezzo di euro da destinare ad alcuni lavori di ammodernamento della struttura, di cui il 20% a carico dell”ASL e il restante 80% proveniente da fondi europei, tramite la Regione Campania. Questo, grazie al fatto che l’azienda sanitaria di Caserta era stata l’unica in Campania a partecipare a un bando rientrante nel finanziamento regionale per l’efficientamento energetico, che sarebbe servito anche per la ristrutturazione della facciata che in parte e’ stata successivamente rimessa in sesto. I soldi dovevano servire soprattutto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico che avrebbe dovuto garantire la completa autonomia, in termini energetici, di tutto il Presidio Ospedaliero di Piedimonte Matese. In effetti, come si vede dalle foto, i pannelli fotovoltaici furono installati su tutte le migliaia di metri quadri della copertura ospedaliera, almeno un paio di anni fa. Le ditte incaricate ai lavori ebbero, a quanto ci risulta, quanto di loro spettanza, ma i pannelli da allora sono rimasti inattivi ed esposti alle intemperie, anziché soddisfare le esigenze energetiche della struttura. Intanto l’ASL continua a pagare di tasca propria l’energia, pur avendo i mezzi che, con i pannelli finalmente messi in funzione, potrebbero soddisfare completamente le esigenze del Presidio Ospedaliero.

Condividi con:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
- Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
Rispondi