PONTE MARGHERITA, SILVIO LAVORNIA: ”SBAGLIATO STRAVOLGERE IL PROGETTO. ANDAVA COSTRUITO IL PONTE EX NOVO. ORA NON E’ PIU’ POSSIBILE”

Dragoni. In perfetta sintonia con l’ex  Presidente della Provincia Angelo Di Costanzo, dice la sua anche l’attuale sindaco di Dragoni, Silvio Lavornia che all’epoca dei guai giudiziari di Angelo Di Costanzo prese il suo posto alla presidenza della provincia di Caserta.

Stiamo parlando del Ponte Margherita di Dragoni del quale, ci eravamo occupati i giorni scorsi, parlando particolarmente del progetto che dovrebbe portare alla sistemazione del ponte, badate bene e, non alla costruzione del ponte ex novo come ci era stato assicurato. Ripete alla lettera,  il concetto di Angelo Di Costanzo, il sindaco di Dragoni: ”Diamo a Cesare quello che è di Cesare-dice- il progetto iniziale di Di Costanzo poi successivamente firmato dal sottoscritto  perché nel frattempo ero subentrato al vertice della Provincia, era quello di costruire in modo definitivo e con la migliore tecnologia architettonica e strutturale un ponte ex novo adiacente alla vecchia struttura.

Mentre con una somma da 700.000  euro, fondi della provincia non utilizzati, abbiamo messo in sicurezza, sia pure parzialmente, il ponte cosi come è attualmente, aprendolo finalmente al traffico.

Ora, con la  somma di 8 milioni di euro finanziata da “Il patto per il sud” del governo Renzi,  bisogna far fronte ad altre due interventi strutturali, in altri comuni. Questo impedisce chiaramente di poter realizzare il ponte Margherita ex novo. Allora bisogna chiarire alcuni aspetti. Per me è sbagliato finanziare tre interventi senza completarne definitivamente uno, infine, dobbiamo anche dire che Di Costanzo ha tutti i meriti di quella progettazione “denominata “Messa in sicurezza della direttrice Alvignano Monti del Matese” anche se ora, e io credo in modo sbagliato, quel progetto è stato stravolto. Infine, bisogna anche dire che non è assolutamente  giusto, se vogliamo fare una politica corretta, prenderci meriti che sono invece di altri. In questo caso di Angelo Di Costanzo”.