VIOLENZA SULLE DONNE: UN FEMMINICIDIO OGNI 72 ORE. LA CRIMINOLOGA”: INSERIAMO L’”EDUCAZIONE SENTIMENTALE” NELLE SCUOLE E DENUNCIATE AL PRIMO SCHIAFFO”
LORENZO APPLAUSO| Le donne sono tornate di nuovo in piazza contro la violenza a due giorni dalla Giornata internazionale che si celebra domani 25 novembre. Ma con le donne devono andare anche gli uomini per bene, quelli che nulla hanno a che spartire con la violenza per farle sentire piu’ forti, per non lasciarle sole perchè purtroppo, continuiamo a contare vittime ogni giorno. Ogni 72 ore un femminicidio, tre su quattro in casa. Si tratta di numeri pazzeschi che devono farci riflettere e per questo dobbiamo stare al loro fianco sempre e in tutte le forme di lotta civile contro questo fenomeno che degenera sempre di piu’.Le vittime della violenza di genere sono italiane nell’80,2% dei casi, e gli autori sono italiani nel 74% dei casi. Tutto questo è davvero patologico. Ma c’è un modo per prevenire, per evitare che altro sangue continui a scorrere e che altre morti inutili avvengano? Abbiamo provato a sentire la Criminologa Antonella Formicola, una delle professioniste piu’ quotate in Italia e con una sensibilità che va oltre al professionale. Con lei abbiamo esordito proprio con l’importanza della prevenzione.“La prevenzione e’ fondamentale. E’ necessario-spiega la criminologa – educare i ragazzi sin da piccoli. Nelle scuole dovrebbe essere inserita la “educazione sentimentale” come materia ed inoltre occorrono leggi certe e concrete che puniscano chi commette tali reati”.
- C’è un caso che lei ha trattato e che ha lasciato particolarmente in lei sconcerto e dolore più di altri?
“I casi che ho seguito sono stati tutti terribili, ognuno di essi ha lasciato un in me amarezza e pentimento per essere arrivata quando ormai era tardi. Tutte le vittime sono nel mio cuore, particolarmente quelle che non sono piu’ in vita. Ogni volta che una donna muore per femminicidio e’ una sconfitta per tutti, per lo Stato, per la societa’ civile e per chi come me opera in questo settore”.
– Quale è il primo campanello d’allarme che deve far scattare in una donna la certezza di avere di fronte un uomo violento?
“I campanelli di allarme ci sono sempre, anche un semplice schiaffo non va mai sottovalutato. Quando i rapporti diventano asfissianti, quando il partner comincia ad avere e pretendere un atteggiamento di controllo, la donna deve immediatamente scappare e chiedere aiuto”.
- Non ritiene che ci siano vuoti legislativi e che una legge troppo debole di fronte ad atti di violenza che andrebbe rivista?
“Le leggi vanno potenziate, occorre maggiore certezza della pena. Il “codice rosso” introdotto nel Luglio 2019, fa un piccolo passo in avanti, perche’ prevedendo che dopo la denuncia la parte offesa debba essere ascoltata dal Pm entro 3 giorni da la possibilita’ di capire se c’e’ un’urgenza concreta tale da allontanare immediatamente la donna per metterla sotto protezione”.
. La violenza psicologica come può essere dimostrata, tenuto conto che spesso è peggiore di quella fisica?
“La violenza psicologica spesso si manifesta attraverso la manipolazione. Il carnefice gioca sulle debolezze interiori della donna, le risucchia tutte le energie positive, rendendola insicura, debole e frustrata. Solo così riesce a completare l’opera di annientamento”.
I NUMERI: emerge che vittime e carnefici sono per lo più italiani: le prime nell’80,2% dei casi, i responsabili nel 74% dei casi. Ed è stato confermato che l’82% delle volte chi fa violenza su una donna, è un volto amico: o il compagno o un conoscente. In aumento il numero dei femminicidi passati dal 37% del 2018 al 49% tra gennaio ed agosto 2019. Il 67% di queste vittime è straniero, e anche qui nel 61% dei casi l’autore è il partner.
Rispondi