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LA STORIA DI CELESTE RICCIO: LA POSSIBILE INCLUSIONE DEI DIVERSAMENTE ABILI NEL MONDO DEL LAVORO  

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Fortuna Natale| San Salvatore Telesino – Voglio raccontarvi una storia che ho fatto mia, la storia di una giovane donna che ha vissuto un’esperienza che ha cambiato il senso del suo Natale. Una telefonata, un appuntamento e un nuovo taglio di capelli, un momento intenso vissuto all’interno di un salone di coiffeur di San Salvatore Telesino. La protagonista della storia è Celeste Riccio, una giovane ragazza di 24 anni affetta da sindrome di Down, collaboratrice del salone e sorella della titolare Tanita, colei che è riuscita a segnare il senso delle “nostre vite”. Era un giorno qualunque: la Vigilia di Natale, la cliente aspettava il suo turno e dallo specchio i suoi occhi hanno incontrato i suoi, quelli di Celeste, intenta a tagliare striscioline di carta argentata che sarebbero servite per le meches. Una persona perfettamente integrata che rivolgeva ogni piccola attenzione a tutti i presenti, gentile, sorridente, sicura e gratificata dal ruolo e dalle mansioni a lei affidate. Quello di Tanita e Celeste sono storie di vita che vanno raccontate perché sono un bell’esempio da imitare. L’inserimento nel mondo del lavoro di Celeste e di tutte le categorie protette sono la concreta dimostrazione che le persone con disabilità se considerate e rispettate nella loro dignità umana e adeguatamente formate possono essere concretamente incluse nel mondo del lavoro. Un traguardo significativo è stato raggiunto dalla Regione Campania in questi giorni con il decreto dirigenziale n. 1 del 7 gennaio 2020. “Un altro tassello verso la costruzione di un mercato del lavoro equo, efficiente ed inclusivo”, queste le parole che l’Assessore Regionale Al Lavoro e alle Risorse Umane, Sonia Palmeri esprime con grande soddisfazione.

Le tre misure previste dal provvedimento regionale, relative all’inserimento lavorativo dei disabili e delle categorie protette prevedono il tirocinio formativo presso imprese, associazioni o enti pubblici; finanziamenti da erogare per formazione ed assunzione a tempo indeterminato; l’autoimprenditorialità, con un fondo di 25.000 euro assegnati ad ogni persona con disabilità che voglia creare la propria impresa.Un traguardo, quello di Celeste e Sonia Palmeri, che ha segnato solo l’inizio della rimozione di tutte le barriere ambientali e culturali per una effettiva inclusione ed una piena uguaglianza.

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