“CRISI” AL COMUNE DI PIEDIMONTE MATESE, LA COLPA NON PUO ESSERE SOLO DEL SINDACO

Piedimonte Matese. Nessuna conferma delle dimissioni del sindaco di Piedimonte Matese che  non sono avvenute finora ufficialmente, né sono imminenti. Dimissioni che lui stesso paventava ieri, con un breve post sul suo profilo social al termine di una riunione di gruppo della “sua” maggioranza.

Il problema, nasce quando gli vengono rivolte delle “accuse” in merito all’immobilismo dell’amministrazione, soprattutto dal gruppo  di Gianluigi Santillo. Non sappiamo cosa si sono detti esattamente nel “conclave” di ieri sera ma certamente è stata una riunione concitata e di   forte accusa al Sindaco, una sorta di processo, su problematiche non risolte. Piedimonte, con un dissesto alle spalle certamente ha dei grossi problemi che sono sotto gli occhi di tutti: dalle strade al verde pubblico, dai rifiuti ad un’altra serie di problematiche che non stiamo qui ad elencare.

Va anche detto però che chi accusa Di Lorenzo oggi dovrebbe anche spiegare e dire dove stava prima. Faceva parte di un’altra amministrazione oppure quella del comune di Piedimonte? Quindi le colpe non possono essere solo del Sindaco. Ora, tenuto conto che il primo cittadino non ha bisogno di essere difeso da nessuno, figuriamoci da noi, ma alla fine tutta la colpa di ciò che avviene è davvero solo sua? Non puo’ essere cosi, troppo comodo.

COSA SUCCEDERA’ ORA?

Quali scenari spuntano all’orizzonte ora  se davvero il sindaco dovesse decidere per le dimissioni? Gli accusatori dovrebbero incontrarsi nuovamente, spiegarsi meglio, ricompattare la squadra dando nuovamente fiducia al Sindaco e proseguire, oppure lasciarsi a muso duro e tutti a casa?Se l’ipotesi sarà la seconda, allora davvero il sindaco Di Lorenzo, sfiduciato dalla sua stessa maggioranza, sarà costretto a dare le dimissioni e si voterà fra un anno perché  non ci siamo piu’ nei termini previsti per  votare nella prossima primavera. Questo, costringerebbe Piedimonte Matese ad un anno di commissariamento e solo poi a nuove elezioni.

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