Emiddio Bianchi. Pietravairano. Per fortuna erano solo quindici gli spettatori che si sono stropicciati gli occhi sul neutro di Pietravairano nel vedere l'incontro di calcio tra l'Alife e il Tre Pini. Non è possibile assistere a simili partite! Il Tre Pini, forse per una questione di parentela con i cugini, gliene ha fatti solo cinque e non dieci o dodici come le altre del girone, a quella che fu un tempo una bella squadra. La formazione di Camorani infatti, già scesa in campo con diverse defezioni, pensando di giocare su di un campo di calcio e non su uno di patate e forse con un pizzico di sufficienza, cercava inutili fraseggi, impossibili da concretizzarsi, col risultato che ci sono voluti un tiro dal limite di Ricci al 35esimo e una papera del portiere per sbloccare il risultato. Un altro tiro dalla distanza di Tudovshi allo scadere ha chiuso il primo tempo sul 2-0. Tre uomini nuovi a inizio ripresa per il Tre Pini, fra cui Paolella, e qualcosa di meglio si è visto, almeno nella geometria del gioco. A rete ancora un paio di volte Ricci e Ciardiello. Purtroppo l'Alife è questa, con tanti volenterosi giocatori di colore che si dannano l'anima ma fanno quello che possono. Se trova dei bravi ragazzi come quelli del Tre Pini riesce anche a limitare i danni. Ci chiediamo come faccia a portare avanti la baracca (bontà sua) l'uomo-allenatore-massaggiatore e presidente-finanziatore che si vede in panchina da solo. La passione ce l'ha, è fuori discussione, ma la sua squadra, con tutto il rispetto, non farebbe bella figura neanche in seconda categoria.
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