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AMBITI SOCIALI: DISAGI PER PAZIENTI E CASE ALLOGGIO A  RISCHIO CHIUSURA

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Combattiamo per abbattere gli stigmi ed eliminare le barriere. Il malato che diviene utente e destinatario di un servizio di assistenza. Un mondo ragionevole in cui la scienza, il progresso, la legge, la sanità garantiscano a tutti i cittadini il benessere e la cura. Ma quello che stiamo per raccontarvi lede moralmente e concretamente ogni diritto alla salute ed alla assistenza.

In seguito al dissesto finanziario del Comune di Piedimonte Matese ed al conseguente insediamento dell’Organo Straordinario di Liquidazione (OSL) – spiegano i gestori delle Case Alloggio per il disagio psichico coinvolti – i pagamenti alle suddette strutture di accoglienza si sono totalmente paralizzati.

Tutti i crediti avanzati dalle Case Alloggio dall’anno 2017, sono rientrati nella Massa Passiva, che l’OSL non può liquidare finché non avrà chiaro il debito totale del Comune – chiariscono i dirigenti delle strutture territoriali –.

Una situazione drammatica dunque per i tanti utenti con disagio psichico ospiti dalle attività dei vari centri polifunzionali interessati.Inutile ribadire che in assenza di fondi tutte le case alloggio rischiano la chiusura dell’attività, lasciando alla strada o all’ozio casalingo una fetta ingente di persone con disabilità e mettendo a rischio anche l’assistenza domiciliare per anziani e diversamente abili.Per l’anno 2019, l’OSL non ha competenza – chiariscono ancora i dirigenti – i Responsabili dell’Ufficio di Piano dell’Ambito Sociale C4 intendono procedere al recupero delle somme poste a carico dei singoli Comuni, un buon proposito che, di certo non serviranno a sbloccare a breve la situazione. Ad oggi, infatti, pochissimi Comuni dell’Ambito C4 hanno provveduto alla liquidazione delle spettanze 2019 e la condizione di sopravvivenza delle strutture resta fortemente a rischio.Le società che hanno la gestione delle Case Alloggio sono in ginocchio essendo diventato difficile fronteggiare una situazione che vede da ormai tre anni di insoluti.Non solo, ma sono stati “costretti” ad iscriversi alla Massa Passiva dell’Ente, nonostante il dissesto finanziario del Comune di Piedimonte Matese non abbia alcun legame con il fermo della somma regionale in quanto si tratta di “risorse nazionali” che confluiscono nel Fondo Unico di Ambito destinato a tutti i cittadini dell’Ambito C4 e non condizionate dalla situazione debitoria del Comune di Piedimonte Matese.Si evince la necessità di svincolare dalle procedure di dissesto le risorse vincolate ai servizi sociali e sociosanitari, in quanto tale condizione obbliga i gestori delle Case Alloggio a richiedere la chiusura delle stesse ed il ricollocamento degli ospiti disabili in altre strutture fuori dal proprio contesto di appartenenza.

Il principio di vicinanza territoriale che garantisce la continuità dei contatti dell’utente con il proprio contesto di vita, il monitoraggio ed i collocamenti con i servizi sociali e sanitari di riferimento, la continuità assistenziale, il diritto alla cura ed all’assistenza, appaiono violati, bistrattati e negati da un sistema impietoso e delirante, che vede vittime le fasce più deboli della popolazione matesina: i disabili, gli anziani, i disagiati psichici, i minori nonché gli operatori delle strutture che da mesi non percepiscono lo stipendio e rischiano di ritrovarsi senza lavoro. Un grido d’aiuto inascoltato che in questi mesi ha cercato una porta aperta presso le Istituzioni, ma con coraggio e senza indugio, oggi, è costretto ad intraprendere drastiche soluzioni. Siamo di fronte al paradosso di aderire rigidamente alla Legge ed alle regole, dimenticando che quella stessa Legge impone il rispetto dei Diritti dei disabili.

Con la speranza degli utenti delle Case Alloggio che, in un mondo sempre attento all’inclusione, all’assistenza ed alla cura, ci sia la concreta volontà di non escluderli dalla partecipazione attiva alla vita della società civile del proprio territorio, e l’attenzione all’inquieta e affannata voce di chi lavora ogni giorno al servizio della disabilità.

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