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EFFETTO VIRUS- PIEDIMONTE MATESE, CITTA’ DESERTA COME TANTE CON I COMMERCIANTI SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI

LORENZO APPLAUSO E EMIDDIO BIANCHI|Piedimonte Matese. Un viaggio spettrale in una città come tante, ferite a morte o quasi. Parliamo di Piedimonte Matese e del Coronavirus che è diventata la parola piu’ pronunciata al mondo in queste ore.

I commercianti sono davvero in crisi. Stamattina, nelle strade e nelle piazze non girava nessuno. Piedimonte Matese è lo specchio di gran parte della nostra Penisola. Un momento davvero drammatico per la salute dei cittadini, per una economia sempre piu’ in ginocchio. Ottimo, l’esempio però di molti esercizi commerciale come bar ed altri locali che regolano il flusso dei propri clienti. Cosi è possibile comprare qualcosa senza affanno e prendere un caffè in relax o un elettrodomestico. Solo cosi si evitano assembramenti che è una delle regole piu’ saggie adottate dal Governo.

Cosi anche un negozio di frutta, il cui titolare, starebbe creando, secondo come ci ha raccontato, un percorso alternativo ai suoi clienti che si recano presso il suo esercizio commerciale. Stessa cosa anche per un grosso negozio di alimentari della città che ha messo un persona fissa all’ingresso, per evitare che siano in tanti quelli che entrano contemporaneamente nel negozio per gli acquisti di alimenti.

“Sono in giro ma evito zone affollate, anche perchè tante persone non ne vedo – ci spiega un signore sulla cinquantina-. Fra poco, compro il giornale e prendo il caffè e poi ritorno a casa per ora di pranzo. Ma non ho paura. Semplice: evitare zone affollate” – ci dice come persona ben informata sulle disposizioni emanate da Regione e Governo.Piazza Carmine è la fotocopia esatta di piazza Roma, piazza Europa ed altri luoghi della città.

”Non dobbiamo farci prendere dalla paura, anche se voi dell’informazione….  – ci dice col sorriso, una signora che torna da un negozio vicino, con in mano due  sacchetti pieni di alimenti. Comunque vado a casa. Ma nessuna paura. Quando viene sono qua, e ci lascia sorridendo ma senza mai avvicinarsi a noi”.

Insomma, ancora tanta paura e tanto disagio per tutti. Immaginate chi deve  versare soldi allo Stato, fra qualche settimana, senza lavorare, come i tanti commercianti. Molti sono avviliti anche perchè non vedono nemmeno in lontananza la luce fuori dal tunnel: quanto tempo ancora ci vorrà,  prima che passi la paura e poi l’epidemia?  Del resto, se la gente non gira per strada è anche un segnale di maturità e di forte senso di responsabilità e non solo di paura : il rispetto di cio’ che ci viene imposto per motivi di sicurezza. Non resta altro da fare che rispettare rigidamente le regole che ci vengono imposte con la speranza  che   si arrivi presto alla parola “fine” o The end, come fosse la fine di un brutto film.

 

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