COVID 19, PRESUNTI CASI POSITIVI A CAIAZZO, FONTI SANITARIE CHIARISCONO
Caiazzo. In merito ai due presunti casi positivi di coronavirus al Distretto di Caiazzo, arrivano alcuni chiarimenti che potrebbero portare maggiore tranquillità nella popolazione. La notizia è nota da poche ore, relativa a due operatori del Distretto sospettati di essere contagiati da covid 19. Fonti sanitare del Distretto però chiariscono che, deve ancora pervenire l’esito dei tamponi effettuati ma, in merito, sono state già prese le contromisure necessarie e previste per evitare ogni possibile focolaio. Intanto, sono stati immediatamente sanificati i locali e l’operazione sarà presto ripetuta; le attività ambulatoriali sono sospese, mentre verranno effettuate solo quelle prestazioni che vengono ritenute urgenti. Questo, avviene attraverso un Triage (una interrogazione telefonica a distanza quindi, fra medico di base e medico del Distretto). Solo quando il requisiti dell’urgenza vengono provati il paziente potrà usufruire della prestazione. Cosi, anche per i farmaci, al fine di evitare ulteriori contatti, le prescrizioni vengono già effettuate in via telematica, cosi come previsto anche dal decreto del Governo.
Naturalmente, l’utenza, è fortemente interessata ad avere chiarimenti sulle due persone sospette. Entrambe, sono isolate mentre tutto il personale che in quelle ore, sarebbe venuto a contatto con le due persone – assicurano ancora fonti sanitarie- sono continuamente monitorate telefonicamente, da parte del Medico competente. In presenza dell’insorgere di una eventuale sintomatologia, il soggetto verrà sottoposto a tampone e alla eventuale “terapia” del caso. Pare, che il Distretto, abbia già provveduto anche all’acquisto di tamponi con lettura rapida, al fine di rendere piu’ snella la procedura di verifica di eventuali contagi. Imminente è anche l’arrivo dell’ Unità SCA ( Specialisti Continuità di Assistenza) costituita da Medici che opererà su eventuali casi sospetti sull’intero territorio di competenza. Per ora, al di la di allarmismi giustificati o ingiustificati vale sempre la regola certa: rimanere a casa. L’unica fonte di contagio del virus avviene attraverso il contatto, se questo viene interrotto con distanza di almeno due metri fra soggetti e si evita di uscire da casa anche il virus dovrà arrendersi.
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