CASERTA, POLITICA E RAPPRESENTANZA: IL VOTO STRAVOLGE LA TRADIZIONALE GEOGRAFIA POLITICA
MARIO ZANNIONE|CASERTA. Gli orientamenti elettorali nel casertano registrano, più che semplici dati, fenomeni politici caratterizzati da matrici sociali del tutto nuove. Si tratta, appunto, di fenomeni che si determinano a conclusione dei lunghi periodi di transizione, quando il consenso tende ad esprimere la risposta all’esigenza della partecipazione e del riconoscimento individuale del proprio voto. Non vi è stata, se non in misura ridotta, l’adesione all’idea politica che conduce all’ identificazione del partito, piuttosto una manifestazione sociale e comunitaria ad un’idea di politica e di rappresentanza del tutto inaspettata considerati i tempi.
Le 22mila preferenze, ad esempio, accordate al consigliere on. Giovanni Zannini, rivelano l’esigenza di migliaia di elettori di appartenere ad una comunità politica eterogenea, nella composizione, ma unitaria e identitaria nell’interpretazione della volontà. Come a dire che la confluenza sia stata veicolata da spinte sociali non legate ad attese spicciole. C’è di più e di profondo, se fuori dai partiti si raggiungono risultati che vanno al di là di quella dinamica ancorata alla raccolta semplice del consenso. Intere comunità, magari sollecitate dai rispettivi referenti istituzionali e politici, hanno votato nella consapevolezza di chi si trattava, come nel caso di Zannini. E, a questi, hanno affidato l’onere della rappresentanza trasformatasi in strumento di relazione diretta. Il successo, quindi, risiederebbe nell’aver saputo innescare flussi motivazionali , quelli che alla fine concretizzano la volontà del voto, del tutto radicati nella ricerca di nuovi spazi di partecipazione da parte dei cittadini.Nascerà, pertanto, qualcosa di diverso dall’esperienza del voto regionale che proietterà gli interpreti, come Zannini, in altri ambiti istituzionali e a maggiori responsabilità politiche, e le comunità ad avere maggiori responsabilità nell’espressione del voto.
Nel casertano qualcosa è accaduto a livello politico e sociale. Ai referenti locali che hanno saputo raccogliere la sfida spetta, adesso, continuare e rinsaldare l’idea che li ha tenuti insieme per una politica che è ritornata ad essere, come nelle origini della militanza repubblica e democratica, la forma più alta della volontà popolare.
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