COMMISSIONI REGIONALI, ORA IL “PARTITO” DEI SINDACI SPINGE PER ZANNINI AI LAVORI PUBBLICI E URBANISTICA
Mario Zannone. Caserta. L’insediamento del governatore De Luca conoscerà il varo di una giunta tecnica nella composizione, politica nell’ispirazione. Gli incontri con i referenti politici è servito a raccogliere i desiderata, come nell’uso pratico della gestione della Regione al fine di comporre quell’equilibrio delle forze necessario alla stabilità. La novità in questa tornata elettorale, come dalle previsioni, è la stessa composizione del consiglio regionale, del tutto rispondente alla geografia politica immaginata e realizzata da De Luca. Il PD perde la metà dei consiglieri mentre dalle liste senza “colori” arriva il grosso. Ben 14 consiglieri sono stati eletti da 9 liste che hanno raccolto dal 5,19 all’1,43 per cento ( Partito Animalista con 33 mila voti). Il “divide e impera”, nella logica del governatore ha funzionato tanto da mettersi al riparo da crisi future. I piccoli raggruppamenti risultano troppo esigui per minacciare la stabilità. Un orientamento, quello delle 15 liste, che oggi si spiega – se si tiene conto della vittoria annunciata- con quella volontà di frammentare la formazione del nuovo consiglio regionale. E , questa realtà, inciderà sulla nomina dei presidenti delle commissioni, veri fortini dove si gestisce il potere reale. Per il territorio casertano si prevedono due commissioni. Lavori pubblici e Sanità: due importanti organismi che potranno fare la differenza per il territorio. Per l’on. Zannini, in pole per la presidenza, come richiesto dalle decine di sindaci e amministratori locali, da prevedere la nomina ad una delle due. In linea con l’attività di raccodo con le amministrazioni locali, Zannini potrebbe optare per i lavori pubblici. Una scelta che darebbe al territorio casertano, nella gestione complessiva della materia, una opportunità di crescita incisiva per la stessa economia locale.
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