BUONA SANITA’ NEL CASERTANO, ANZIANA 83ENNE SI ROMPE IL FEMORE, SI AMMALA DI COVID POI DOPO DUE MESI GUARISCE SI FA OPERARE E TORNA A CASA
| Sessa Aurunca/ Piedimonte Matese. Una caso di buona sanità ma anche una prova di resistenza fisica, forse anche dovuta al destino quella che vede protagonista una 83 enne di Sessa Aurunca al tempo del covid dopo avere lottato strenuamente cool virus Dopo quasi tre mesi di lotta l’ anziana signora, vince sulla malattia. La protagonista è appunto una donna di 83 anni, dal cuore forte e dalla tempra di quelle in via di estinzione che non si è mai arresa anche nei momenti piu’ difficili quando i numeri che arrivavano dai report dell’Asl parlavano di morti molto piu’ di oggi e che avrebbero scoraggiato chiunque. Alla fine, possiamo dire che lei ce l’ha fatta. Si tratta di una paziente che nell’ottobre scorso, cade accidentalmente nel proprio domicilio e si frattura il femore, lo stesso nel quale era stata impiantata una protesi di anca circa dieci anni prima: sembra una storia come tante altre ma la signora, dopo essere stata ricoverata nell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia del P.O. di Piedimonte Matese, contrae, per non farsi mancare nulla, l’infezione da coronavirus e sviluppa una grave polmonite che costringe i sanitari ortopedici a soprassedere all’intervento chirurgico e a trasferirla a S. Maria Capua Vetere, nel Reparto Covid center di Medicina-Chirurgia diretto dai medici Felice Iovino e Angela Giannotti. Qui, l’equipe medica, costituita dai Dott.ri Raucci, Dello Strutto, Carone, Amato, Crispino, Felaco e Masiello, e dai chirurghi Brignola, Fava, Parisi, Ventre e Vitale, assiste la donna con amorevole competenza e professionalità sino alla definitiva negativizzazione dell’infezione da covid, che si manifesta solo nella prima settimana di gennaio, a oltre 2 mesi dall’incidente riportato. Finalmente, la paziente viene quindi nuovamente trasferita presso il Presidio Ospedaliero di Piedimonte Matese, ove l’èquipe ortopedica, diretta dal Direttore del Dipartimento Chirurgico dell’ASL Caserta, il Dr. Bruno Di Maggio (nella foto), e dai medici Scaravilli, D’Addiego, Gioia, Rossi, dagli strumentisti Italiano e Pezone, e dagli anestesisti Di Robbio e D’Itria, sulla base di una consolidata esperienza in questo tipo di interventi, la sottopone ad un complesso intervento chirurgico di revisione della frattura e della protesi di anca, precedentemente impiantata, sostituendo la parte del femore fratturato con una megaprotesi innovativa, utilizzata precedentemente solo in Gran Bretagna e in Italia, a Bologna. La paziente, dopo alcuni giorni trascorsi in degenza presso I’Unità Operativa complessa di Ortopedia e Traumatologia, grazie anche all’attenta assistenza fornita da tutto il personale infermieristico, questo va detto, sia per la parte traumatologica che per quella internistica, viene subito messa in posizione assisa e velocemente divezzata dal letto sino alla dimissione avvenuta qualche giorno fa. Non poteva che esser soddisfatto il Direttore dell’Unità operativa di ortopedia il dr Di Maggio. “Siamo felicissimi per la signora soprattutto quando è arrivato il giorno della dimissione. Si è trattato di un intervento per nulla semplice-spiega – ma debbo dire che alla fine ha pagato l’ottimo lavoro di gruppo. Dal covid center di Santa Maria Capua Vetere al ritorno della signora nel nostro ospedale per la seconda volta per essere poi sottoposta ad intervento chirurgico. Tutti, senza esclusione di nessuno, hanno dato il contributo in termini professionali ed è stato questo il motivo dell’ottimo risultato che alla fine abbiamo raggiunto”. Questa storia, oltre che essere una buona notizia per chi l’ha vissuta, è soprattutto un messaggio di speranza; troppe volte abbiamo vissuto la rassegnazione dinanzi alle tante disavventure cui abbiamo dovuto abituarci da quando è iniziata la pandemia.
Rispondi