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PIEDIMONTE MATESE, EMMANUELA RAUCCI: “MI CANDIDO PER CAMBIARE LA MIA CITTA”

Piedimonte Matese. Il rinnovamento della città negli obiettivi della candidata Emmanuela Raucci, giovane studentessa in giurisprudenza e fortemente legata alla sue radici. Si è candidata nella lista Boggia Sindaco ma con idee chiare verso il suo futuro e quello della sua città per la quale vorrà impegnarsi .

“ Ho fin da piccola amato il diritto e la giurisprudenza e sono convinta che proprio questa vocazione naturale per la giustizia mi abbia spinto a mettermi al servizio completo e disinteressato del mio Paese e dei cittadini Piedimontesi”.

  • Piedimonte ha molte risorse molte volte però soffocate dall’inerzia della politica?

“ Certo, Piedimonte Matese è una cittadina che gode di numerose risorse, storiche e culturali, che da troppo tempo sono state sottovalutate. È un Paese che è stato tremendamente martoriato e abbandonato. Ho deciso di candidarmi alla carica di consigliere comunale nella lista   PER PIEDIMONTE  con Andrea Boggia candidato sindaco perché credo che il mio Paese abbia bisogno di un rinnovamento, di una scossa che solo una persona giovane, determinata, con prospettive nuove e moderne sia in grado di permettere”.

  • Bisogna partire dal basso se di vuole un cambiamento vero, non trova?

“Il cambiamento di Piedimonte deve incominciare dal modo di pensare. Noi giovani da troppo tempo siamo stati nell’ombra, non ci hanno permesso di realizzarci, di credere nei nostri sogni. Forse perché i giovani fanno paura per la loro forza, la loro grinta ma soprattutto la loro rabbia che si trasforma man mano in fame di cambiamento”.

  • Non è impresa facile tenuto, conto delle condizioni della città?

“Lo sappiamo, Piedimonte Matese versa in una situazione di forte disagio e preoccupazione. Ieri 20 settembre, con la mia squadra abbiamo deciso di passeggiare per i borghi del centro storico e con rammarico osservavamo la decadenza visibile di quei posti. Uno dei problemi più preoccupanti della nostra Piedimonte è che si è perso ogni tipo di equilibrio. L’obiettivo principale della nostra formazione è quello di riportare vivibilità in Piedimonte Matese, a partire dal decoro urbano fino al rilancio dell’economia”.

  • Il problema che ha piu’ a cuore?

“Il problema che maggiormente mi è a cuore, ovviamente riguarda i giovani. Io sono una giovane  e non posso non pensare a chi è giovane come me e sente continuamente il vuoto sotto i piedi. La maggior parte dei giovani piedimontesi è andata via da questo posto con la sofferenza nel cuore di allontanarsi dalla famiglia, dalla patria e dalle amicizie. Questo non dovrà più accadere. I giovani dovranno essere certi che Piedimonte Matese potrà offrire loro un futuro, dovranno credere nei loro sogni e nelle loro ambizioni. Potranno viaggiare, crescere e studiare altrove se vorranno ma con la consapevolezza di avere una casa, un porto sicuro in cui ritornare. Bisogna partire dalla base, ovviamente: dalle istituzioni. Migliorare l’organizzazione scolastica, garantire corsi di formazioni gratuiti affinché i giovani possano avvicinarsi al mondo del lavoro e soprattutto creare occupazione”.

  • Creare occupazione, come?

”Attraverso il potenziamento e la crescita dell’eccellenze del nostro territorio. Attraverso l’adozione del PUC riusciremo ad avere una visione chiara, concreta, sicura della nostra Piedimonte. Il 3 e 4 ottobre si decideranno le sorti del nostro Paese. I cittadini avranno l’importante responsabilità di possedere un arma affilata come un coltello. Sappiate usare quell’arma!”.

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