FC MATESE, TRASFERTA OSTICA A CASTELFIDARDO, L’AURORA A ROMA COL TRASTEVERE
Emiddio Bianchi. Sono particolarmente impegnative le trasferte che attendono Matese e Aurora Alto Casertano nella ottava giornata del campionato di serie D. I ragazzi di Urbano proprio in questi minuti si stanno accomodando sul pulmann che li porterà a Castelfidardo, una delle più lunghe trasferte della stagione. I marchigiani sono un punto avanti al Matese e godono di una buona condizione di forma. La squadra di Piedimonte, da parte sua, dopo uno stentato avvio sta lentamente recuperando punti e morale, grazie alle ultime tre vittorie consecutive. L’infermeria sempre affollata è in questo momento il problema più difficile da affrontare, anche se non sono da meno la lunga squalifica, tre giornate, inflitta a Ricamato per una sciocca manata inferta ad un avversario durante la partita col Castelnuovo e soprattutto la mancanza di una punta di peso da affiancare ad El Ouazni. Il risentimento muscolare di Alfageme sollecita la società che a quanto ci risulta starebbe per chiudere con un nome eccellente per il primo di dicembre, quando si riapriranno le liste. La trasferta nella città delle fisarmoniche è la prima di due domeniche consecutive lontano dal Ferrante, la seconda sarà a Notaresco la giornata successiva. In questi sette giorni, con un paio di risultati utili, il campionato del Matese potrebbe veramente decollare. Trasferta a dir poco insidiosa anche per l’Aurora Alto Casertano a Roma contro il Trastevere. Il nuovo tecnico, Rosario Campana, peraltro squalificato dopo la sua prima in panchina, dovrà inventarsi qualcosa per invertire il ruolino di marcia della squadra del presidente Montaquila. Anche un punticino servirebbe in questa delicata fase del campionato e dopo sei sconfitte consecutive. Nel campionato regionale molisano di Promozione la capolista Virtus sarà impegnata nel big match della giornata a San Pietro in Valle, squadra sotto di tre punti alla formazione di Gioia Sannitica. Anche un pareggio sarebbe da non sottovalutare perché terrebbe a debita distanza i molisani.
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