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RUVIANO, CERIMONIA PER RICORDARE I SOCI FONDATORI DELL’ASSOCIAZIONE CORNUTI RUVIANESI NEL GIORNO DI SAN MARTINO

Clara Riccio|Ruviano. A causa dell’emergenza covid19, anche quest’anno, l’11 novembre, giorno di San Martino, le luci sono rimaste abbassate sul piccolo borgo di Ruviano (CE), dove non si è svolta la tradizionale manifestazione della Festa dei Cornuti, che, con il suo spirito irreverente e canzonatorio, fatto di luci, suoni e canti, animava le piazze e i vicoli in questo periodo dell’anno. In compenso, l’Associazione Cornuti Ruvianesi ha voluto commemorare i soci fondatori non più tra noi, dedicando loro una lapide con una cerimonia molto sentita dai membri dell’associazione e dalla comunità tutta. Quindi non il consueto corteo di “protuberanze”, che sfilano allegramente per le vie del centro, ma una manifestazione molto più sobria e raccolta, a tratti commovente quella che si è svolta davanti alla sede dell’Associazione, la cosiddetta “Tana dei cornuti”, durante la quale è stata scoperta la lapide in memoria di Pasquale Sangiovanni e il Maestro Vinicio Cusano, che sono stati, senza dubbio, anima e voce del piccolo borgo dell’alto casertano. Durante la cerimonia, il presidente dell’Acr, Paolo Nicolella, non ha mancato di ricordare tutti i soci che sono passati a miglior vita, come i fratelli Aldo ed Arcangelo Riccio, il Maestro Lorenzo Vecchiarelli, ricordato anche sulla lapide per aver inventato l’inno dei cornuti, e i due ex sindaci di Ruviano Giovanni Cusano e Michele Izzo, scomparsi da poco.

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