ANTONIO SALERNO NUOVO DIRETTORE IL MUSEO RAFFAELE MARROCCO DI PIEDIMONTE MATESE
Lorenzo Applauso|Piedimonte Matese. Il Museo Raffaele Marrocco di Piedimonte Matese ha un nuovo Direttore. Si chiama Antonio Salerno. Funzionario archeologo della Direzione regionale musei Campania e già direttore del museo archeologico dell’Antica Allifae, nonché direttore del settore musei archeologici del Polo museale della Campania. Qualche giorno fa l’affidamento dell’incarico. Un sospiro di sollievo per i tanti appassionati ma anche per l’intera città che ha sempre guardato con orgoglio questa struttura, ospitata nel bellissimo chiostro domenicano, nel cuore del centro storico.
Per una struttura così importante è stato scelto Antonio Salerno che ha una grande esperienza per aver diretto una serie di strutture museali dello Sato. Il museo Marrocco ha ospitato fra i prestigiosi reperti archeologici anche il famoso “Corridore del Monte Cila”. Un bronzetto votivo di tipo agonale alto una decina di centimetri, scoperto a Piedimonte Matese nel 1928, in un terreno con il quale si sono imbattuti dei contadini mentre zappavano il terreno. Per motivi di sicurezza venne poi custodito per decenni a Napoli presso il Museo Archeologico Nazionale e riportato finalmente in città una decina di anni fa. Ma anche qui la sua permanenza durò solo pochi anni. Infatti, è poi ritornato di nuovo a Napoli presso il Museo nazionale dove oggi si trova perché a Piedimonte fu ceduto in “prestito”. In città è rimasta solo una copia bronzea a misura d’uomo diventata poi un simbolo al centro della piazza. Il suo ritorno a Piedimonte, potrà essere uno degli obiettivi della nuova gestione? Soddisfatta l’assessora alla cultura Loredana Cerrone che in primis ha voluto il nuovo direttore Salerno. ”Possiamo davvero fare molto – ha detto l’Assessora – mettendo al centro della cultura il nostro Museo perché il Prof Salerno è una grande personalità nel settore e con un enorme bagaglio di esperienza”. Entusiasta anche il neo direttore e numerosi sono anche i suoi obiettivi. Intanto il Museo Marrocco entrerà a far parte della rete nazionale dei Musei di Stato che in termini di promozione è fondamentale perché dà lustro alla cultura ma anche ad una città come Piedimonte Matese. “Ci tengo a sottolineare ha detto il Direttore – che entrerà nella rete nazionale dei musei di Stato conservando però l’identità civica . Un elemento che non si dovrà mai perdere di vista. Nel corso del progetto ci sono anche altri obiettivi che dobbiamo portare avanti. Naturalmente per gradi. Tutto insieme non è possibile ma gradualmente possiamo fare davvero molto”. Ad esempio? “Guardi, c’è il problema della sicurezza della struttura che è il primo passo fondamentale per proteggere reperti di così grande valore. Ma anche la stessa sicurezza del visitatore che viene a trovarci. Questo, automaticamente, richiede anche un grande senso dell’accoglienza che è altro elemento fondamentale attraverso una comunicazione capillare “- Quali saranno gli orari di visita? ”Tutto da stabilire ma oltre ai giorni feriali, lo dico subito, la struttura dovrà essere fruibile anche il sabato e la domenica perché sono quelli i giorni preferiti per chi ama visitare i musei. Ovviamente, ci sarà bisogno del personale necessario per poi consentire l’ingresso cosi come dovrà avvenire per le visite guidate che rappresentano un altro importante tassello del progetto generale”.
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