RUBRICA – LE RICETTE DI CECILIA MAGNANTE : “A PASTIERA”
Cecilia Magnante| “Currite giuvino’…ca ce sta’ a pastiera, cest nunn ‘ è nu dolce chesta è na poesia! La pastiera sicuramente è la regina del pranzo pasquale ma negli ultimi anni la possiamo degustare in ogni parte d ‘Italia e tutto l’anno. Ricordo ancora il profumo inebriante del grano e dell’aroma millefiori di quelle decine di pastiere che tutte le nonne e anche la mia (Vittoria) sfornavano in questi giorni. Era poi usanza preparare queste delizie fino al giovedì santo perché poi gli altri erano dedicati al rito religioso.Leggenda vuole che la pastiera nasce come offerta alla sirena Partenope come atto di devozione da parte del popolo. Ma non tutti sanno che la grata di pastafrolla ovvero le strisce sopra che si incrociano formando una rete non vanno fatte a casaccio. Le strisce rappresentano i 3 Decumani e i 4 Cardini della città greca e devono riprendere quindi la pianta del centro storico di Napoli che è attraversato da 3 Decumani paralleli alla costa. Ma perché si chiama Pastiera?Il nome deriva dall’unione della parola “pastam” che in latino significa impasto e con suffisso di derivazione francese che vuol dire “di ieri” appunto perché le pastiere venivano preparate molti giorni prima della Pasqua.
Ingredienti: 400g di Farina ,1kg di zucchero ,12 uova,150g di “nzogna” o burro, 2 fiale millefiori, 1 pizzico di sale, 1 limone, 500g di ricotta, 1 vasetto grano precotto, 1 bustina lievito, zucchero a velo.
PREPARAZIONE: preparare la pasta frolla con farina e 200g di zucchero, 2 uova e 125 g sugna o burro e un pizzico di sale. Mettere poi il grano a cuocere con il latte per 15 minuti r lasciare freddare,In un contenitore lavorate la ricotta con lo zucchero e aggiungere 10 uova, le scorzette di limone e le fiale millefiori.Foderare uno stampo e versare il composto e ritagliare 7 strisce. Infornate a 160/180° per circa un ora. Spolverate con zucchero a velo. Buona Pasqua a tutti la vostra Agrichef Cecilia.
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