“ARS ET VITA 2022, SI E’ CONCLUSA CON SUCCESSO L’IMPORTANTE EVENTO CULTURALE DI S. LEUCIO
Annibale Bologna. Caserta. si e’ conclusa, nello storico borgo Borbonico di San Leucio, la seconda edizione della manifestazione “ARS ET VITA 2022”, promossa dalla locale Pro Loco Real Sito guidata dal “vulcanico” presidente Domenico Villano coadiuvato da uno stulo di attenti e fattivi giovani del luogo.Si e’ trattato di un evento attesissimo, con inizio il 03 giugno, ideato da Marta Campanile e Ferdinando Ghidelli, orgogliosi figli della Borgo stesso.Gli incontri si sono tenuti negli spazi messi in gratuita disponibilita’ dai titolari della struttura “la Vignarella” ed hanno registrato la presenza di centinaia di spettatori che, in modo attento, hanno seguito i singoli eventi con manifestato ed appagato entusiasmo.Si e’ spaziato dal mondo del fumetto all’analisi del mondo artistico partenopeo (musica e teatro) sino alla conoscenza del mondo culturale ucraino, vicinissimo in questi tempi, alla nostra realta’ anche grazie alla numerosa presenza di incolpevoli sfollati delle sfortunate realta’ geopolitiche di provenienza.I nomi che hanno onorato l’edizione non hanno deluso le aspettative in essi riposte.Tra gli altri, come non ricordare Tony Laudadio, Neyla Smuss, Salvatore Vivenzio, Pierluigi Tortora ed Emilio Di Donato,Rino della Corte,Luigi Ciaramella,Tullio Pizzorno, Gino D’Ignazio,Enzo Faraldo, Aldo Fucile,Lello Petrarca, Dora Barlerletta,Piera De Cesare,Francesca Salzano.Menzione a parte meritano, pero’ i giovani artisti del territorio Ubaldo Tartaglione, Mattia Atzori, Tonia Cestari, Carmine Scialla, Arianna Cristillo e la giovanissima artista ucraina Veronika Hurzii.Con attenta maestria, ben presente nonostante i verdi anni, hanno ideato e si sono cimentati in una performance teatrale denominata “heart for Ucraine”, seguita dalla performance dell’artista locale Domenico Vastano che, con maestria, ha declamato le esperienze leuciane settecentesche di Re Ferdinando.Le giornate trascorse sono state la dimostrazione che, quando vi e’ voglia di incontro da parte della gente, paure ed ansie determinate da venti di guerra non sono di ostacolo per l’esibizione artistica ed il messaggio ad essa connaturato e’ destinato a ricreare, inevitabilmente e contro l’avverso fato, le fondamenta del vivere e sentire comune.
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