RUBRICHE-LA PARABOLA DELL’AMMINISTRATORE INFEDELE SPIEGATA DA DON ANTONIO
Carissimi lettori, la parabola della pagina del Vangelo di questa domenica, quella dell’ amministratore infedele, è forse la più difficile da spiegare e da capire. Questo amministratore è “disonesto” perché fa delle operazioni illegali. Eppure il padrone lo loda perché agisce con prontezza. Gesù vuole dire che anche noi dobbiamo essere disonesti? Certamente no. Innanzitutto è necessario non soffermarci ai particolari della parabola, ma capirla nel suo insieme. Tutti i particolari servono solo a fare risaltare il messaggio che Gesù ci vuole comunicare. Ma di quale messaggio si tratta? Per capire questo messaggio, ripercorriamo brevemente questa parabola: un amministratore sta per essere licenziato dal suo padrone perché c’è qualcosa che non va. Di fronte alla decisione del padrone, l’amministratore si dà da fare perché non vuole lavorare, non vuole chiedere l’elemosina, ma vuole continuare a vivere e così si mette subito in contatto con i debitori del suo padrone e falsando le carte riduce i loro debiti. Così quando sarà licenziato avrà certamente qualcuno presso il quale potrà vivere senza fatica. Il messaggio che Gesù vuole darci in questa parabola sta proprio in quel “subito”. L’amministratore non si è perso d’animo di fronte alla minaccia di licenziamento, non ha perso tempo rimandando a domani, ma si è dato da fare per assicurarsi l’avvenire. Gesù vuole dire a noi, la stessa cosa: “Siate pronti, siate decisi a convertirvi. Se vogliamo fare nostro il messaggio che ci viene rivolto oggi da Gesù, mettiamo il nostro tempo, il nostro denaro, la nostra intelligenza e il nostro coraggio, a servizio di Dio e quindi dei poveri , dei meno fortunati, perché a ciascuno di noi è affidata una ricchezza da amministrare. La Parola di Dio interroga tutti ed esige da noi una risposta particolare, così come esige una risposta comune da tutti insieme, nella preghiera. E facciamo in modo che questo messaggio, partendo dall’Alto Casertano possa raggiungere tante famiglie, che come noi ci auguriamo, lo mettano in pratica per il bene degli altri. Buona e Santa Domenica! Don Antonio Nacca
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