PIEDIMONTE MATESE, MAGGIORE CHIAREZZA SUI SENSI UNICI, UN LETTORE: “COSTRETTO A LITIGARE IN VIA FERRITTO”

Redazione. Piedimonte Matese. Col passare dei giorni i piedimontesi stanno cominciando ad apprendere le modalità del nuovo piano traffico e i percorsi da seguire nei loro spostamenti per evitare gli ingorghi. Per ironia della sorte, proprio per questo motivo, perché quasi tutti hanno ormai nella testa divieti e sensi unici, ieri pomeriggio si sono verificati spiacevoli litigi e incomprensioni nel primo tratto di via Ferritto, quello che da Porta Vallata scende verso la stazione, che era stato chiuso al traffico fino all’incrocio della cosiddetta via dei “Fossi” per chi scendeva verso la stazione, ad eccezione dei mezzi pubblici. I fatti. Da qualche giorno erano in corso i lavori di pavimentazione stradale in via Matese e il traffico veicolare era stato nuovamente convogliato in quel breve tratto di strada, con lo spostamento della transenna e il cartello di divieto che si vede nella foto ricoperto da un sacco di plastica, proprio per indicare la revoca del divieto. Purtroppo, come quasi dappertutto, il sabato pomeriggio è difficile trovare chi lavora, compresi gli operai della ditta designata per asfaltare via Matese ed è successo quello che un lettore ci ha raccontato, uno dei tanti che si è dovuto confrontare con gli automobilisti cha salivano verso il centro cittadino, già esausti da minuti di coda. “Già in mattinata avevo percorso il primo tratto di via Ferritto perché avevano tolto il divieto di transito, ma nel pomeriggio mi sono dovuto confrontare con una donna che proveniva dall’altro senso di marcia che mi ha piazzato la sua macchina davanti per non farmi passare, riempito di parolacce e minacciato di prendere il numero di targa e portarlo ai carabinieri perché a suo dire stavo viaggiando contromano. C’è voluta la buona opera di alcuni commercianti per farle capire che potevo passare di lì”. Dopo questo spiacevole episodio, da quanto abbiamo appreso, intorno alle 19 alcuni addetti comunali hanno provveduto a rimuovere il sacchetto che copriva il divieto e a ripristinare il senso unico. In tutto questo, ci chiediamo, quando gli operai hanno finito il turno di lavoro mattutino in via Matese chi aveva il compito di farlo? Ma non finisce mica

qui perché lo stesso lettore che doveva raggiungere Sepicciano si è trovato davanti a un altro enigma da risolvere: “seguendo le indicazioni e i consigli più opportuni -ci ha confessato” ho pensato di scendere per via Canneto e di girare in via Pesca, dove però mi sono imbattuto in un divieto di accesso (nella foto). Nonostante passessero tutti contromano ho preferito fare il giro al largo per la Cappella”. Dettagli, quelli che però in questa fase andrebbero visionati attentamente e corretti.