VIDEO|PONTELATONE, LA CASTAGNA UFARELLA E I TRADIZIONALI “MANICHITTI”.LA SIGNORA MADDALENA FRA LE ULTIME A CREARE LE TRADIZIONALI BORSE DI CASTAGNE
Pontelatone. Una volta era frequente di questi tempi trovarle lungo le strade del centro abitato di Treglia, piccola frazione del comune di Pontelatone. Parliamo delle castagne “Ufarella” erano messe ad asciugare perchè tutti o quasi le raccoglievano sul proprio castagneto o nel demanio. Poi, per conservarle a lungo, venivano messe nell’acqua e poi fatte asciugare in strada, nelle cassette o sulle vecchie reti dei letti dismessi. Periodi lontani anche se oggi è ancora possibile vederne, anche in occasione della tradizionale sagra della castagna “Ufarella”. Una festa voluta dalla Pro loco e nata da un’idea del compianto Prof. Domenico De Matteo. Insomma, una sorta di vetrina per i passanti, un modo per poi venderle con piu’ facilità.
LE TRADIZIONI – I “MANICHITTI” LE TIPICHE BORSE RICAVATE CON LE CASTAGNE
Le castagne quest’anno sono abbondanti ma sempre piu’ raramente si vedono, perché il lavoro è tanto, i cosiddetti “Manichitti”, cosi venivano chiamate, quelle che vedete nella foto. In pratica sono delle borse di castagne messe insieme ed infilate con un filo, fino a formare una borsa con il relativo manico. Chi ancora, ad oltre 80 anni porta avanti la tradizione è la signora Maddalena Vecchio di Treglia che ha ancora la pazienza di continuare nella tradizione che tanto successo ottiene ancora oggi. Il lavoro è tanto e non è proprio frequente vederne da ogni parte. Alla signora Maddalena va dato un premio proprio perché tiene alta la tradizione. Un messaggio per le nuove generazioni sull’importanza delle tradizioni locali. “Quest’anno, dice la signora Vecchio – ne ho fatte pochissime e alla fine le ho anche regalate. Per me è solo un modo per essere impegnata e portare avanti la tradizione che i nostri genitori ci hanno trasmesso. Poi quest’anno – conclude la signora Maddalena – c’è abbondanza di “Ufarelle” e allora si ha anche maggiore stimolo. Ovviamente il lavoro è però tanto ed io non sono piu’ una ragazzina di primo pelo”.
L’UFARELLA, FRA LE VARIETA’PIU’ DOLCI
L’Ufarella è una castagna rinomatissima, piu’ volte ha subito, come in tanti altre parti varie malattie ma ora, per fortuna, sembra solo un brutto ricordo.
Castagna con buccia lucida di colore chiaro- si legge in una nota dell’assessorato all’agicoltura della regione Campania – con evidenti striature più chiare; forma tipica, piatta su un lato e convessa sull’altro; dimensione media 65/70 castagne/Kg in media. Tegumento interno facilmente separabile anche a crudo, sapore tipicamente dolce; anche da cruda; si presta molto bene alla preparazione di dolci e farinate. Il seme è profondamente settato e l’episperma ha andamento irregolare. La piumetta è allungata ed evidente. La castagna Ufarella potrebbe essere una delle varietà pregiate che Plinio colloca in Campania, in particolare la Tereiana.
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