AILANO, A GRAN RICHIESTA RITORNA IL MERCATO CONTADINO DELL’ALTO CASERTANO
Tina Negri|Ailano. Una bella notizia per gli appassionati del cibo buono e genuino, dopo la risposta più che soddisfacente riscontrata all’ inaugurazione del Primo Mercato Contadino dell’Alto Casertano, ad Ailano si replica, l’appuntamento è per sabato 22 ottobre, stesso luogo (Piazza Lourdes) e stessa ora, a partire dalle otto di mattina fino a tardo pomeriggio inoltrato.
Al mercato i clienti troveranno le patate di Letino, verdura e frutta di stagione, le mele annurca e le nocciole dell’Azienda Agricola Lombari, la Cipolla Alifana, presidio Slow Food, coltivata da Antimino Biondi, i formaggi e prodotti caseari di Ettore Ferritto, le marmellate artigianali ed altri trasformati del laboratorio Marmelara di Pratella, il celebre vino Pallagrello delle cantine Martone, lo zafferano dell’Associazione Crocus di Raviscanina, ma soprtattutto, ritroveranno la simpatia, l’accoglienza e la disponibilità dei produttori, orgogliosi e fieri del loro lavoro e desiderosi di farlo conoscere e apprezzare.
“Il nostro obiettivo” spiega Armando Vendettuoli, uno dei promotori di questa iniziativa, è quello di offrire ai nostri consumatori una finestra sul mondo agricolo, una piattaforma di vendita diretta ma soprattutto, vogliamo diffondere la cultura di prodotti di qualità, far conoscere i nostri agricoltori, i prodotti da loro coltivati e realizzati, la stagionalità dei raccolti. Se a tutto questo aggiungiamo la convenienza di acquistare direttamente dal produttore, ci auspichiamo che che presto gli ailanesi e, non solo, diventeranno degli habitué filiera corta.” L’obiettivo è quello di rendere questo mercato contadino un appuntamento fisso, che torni ad essere un “mercato” e basta, senza bisogno di aggiungere l’aggettivo perché si sarà passati da un concetto di agricoltura “market-oriented” della grande distribuzione, a un’ agricoltura relazionata alle persone, alle loro necessità e ai loro gusti, un’agricoltura della complessità con al centro le persone perché, ricordiamocelo, il cibo si mangia e non è soltanto un prodotto da vendere.
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