GENNARO DI GIOVANNATONIO, L’ARTISTA CASERTANO DAL PENSIERO ECOLOGICO ALLA BIENNALE DI ROMA
Formicola. L’artista casertano Gennaro Di Giovannantonio ammesso con le sue opere, alla XIV° Biennale d’arte internazionale di Roma 2022 che si è tenuta al Museo stadio Domiziano dallo scorso 19 al 28 novembre . Una passione ed un arte che coltiva da anni con grande impegno e con una ricerca meticolosa nella realizzazione. Se certi risultati li ha raggiunti, evidentemente in chiave artistisca c’è un perché. La sua, viene definita Geoarte. Composta da radici, foglie e muschio, che ne formano l’Umus, la sostanza e l’energia della rappresentazione di un contadino con la gerla di grano. Un’opera di ecologia spirituale.
Interessante,infatti, la definizione che fa dell’artista la bravissima critica d’arte Silvia Petronici che così scrive: “Humus (il latino terra) è la sostanza vitale della Terra. La nozione di Terra, e ancora di Madre Terra, è centrale nella speculazione filosofica e nella ricerca artistica di Gennaro Di Giovannantonio.
Il suo pensiero, che egli raccoglie nella definizione di GeoArte, è un pensiero ecologico e spirituale. A partire da un profondo rispetto per l’identità e le memorie arcaiche del suo Sannio, la sua riflessione si immerge nell’analisi del contemporaneo e degli specifici rischi di abbandono e di perdita del “luogo” che esso contiene….”
Un artista con un pensiero ecologico è appunto Di Giovannatonio , un tema di grande attualità in un mondo sempre piu sofferente per l’alto inquinamento che ogni giorno siamo costretti a denunciare. Volendo, il suo pensiero artistico è anche un messaggio forte alla società contemporanea a difesa della natura che spesso si ribella. Ischia è l’ultimo esempio. Per questo l’arte o meglio la “Geoarte” di Di Giovannatonio, diventa sempre piu’ interessante non solo da un semplice visitatore, magari anche distratto ma soprattutto da chi di l’arte la conosce.
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