CASERTA E “LE ROVINE MODERNE” DEL BORGO DI PUCCIANIELLO
Annibale Bologna.|Caserta. Caserta non smette mai di stupire. E’ vero. Ci siamo abituati alle cd. strade “gruviera”, ossia alla costante presenza di strade pubbliche disseminate di buche ed oramai diventate le nostre compagne di emozionanti viaggi cittadini . E, come gli amici migliori, esse continuano a rimanere sempre li’, compagne di vita intera. Ma, evidentemente, cio’ non basta. Difatti in alcuni punti di questa Citta’, che non e’ fuori luogo definire “martire”, e’ frequente accorgersi della assordante presenza di mura cadute che fanno bella evidenza di se, quasi ad invocare l’attenzione dei passanti di turno. Purtroppo, e’ bene precisare che non si tratta di “rovine” antiche, di epoca romana o greca, bensi’ di “rovine” moderne che, anche in assenza di tempo meteo nefasto, crollano. E’ il caso di un lungo muro di cinta che costeggia le case “popolari” del Borgo di Puccianiello, lungo la Via SS. Nome di Maria. E’ li’ che, da qualche mese, si presenta in bella evidenza ed in tutte le sue multiformi sfaccettature, un ammasso di moderne, e non antiche, rovine, crollato perimetralmente al marciapiedi della sede stradale. Oltre a costituire un potenziale pericolo per chi si trova a percorrere la via a piedi, soprattutto di notte, in detto tratto, gia’ di per se poco illuminato, la minaccia costantemente prende corpo ed e’ in agguato, soprattutto, ai danni di persone anziane o di bambini che si trovano a calpestare il piu’ alto manto verde dei prospicienti giardini oramai privi di barriera muraria protettiva e, quindi, con pericolo di cadere rovinosamente sul manto stradale. Evidentemente, Caserta e’ una citta’ che, con gli anni, si rivela sempre piu’ ostile nei confronti delle fasce dei cittadini piu’ deboli anche economicamente, ossia nei confronti di quelle persone che, prive di tutele, devono arrangiarsi alla meglio e che, non avendo alternative economiche o parentali, sono costrette a rivolgersi all’edilizia residenziale pubblica per sopperire alle sacrosanti e legittime necessita’ abitative. A parere di chi scrive, non e’ certo corretto costringere questa fascia di cittadini a subire ulteriori mortificazioni attraverso l’assenza di interventi pubblici che, con un minimo di buona e razionale volonta’, potrebbero garantire maggiore decoro e sicurezza in loro favore e, piu’ in generale, nei confronti dei residenti di una Citta’ gia’ agli ultimi posti in Italia per la qualita’ dei servizi offerti. Ma quest’e’.
Rispondi