BENNATO A PIEDIMONTE MATESE, UN SUCCESSO ANNUNCIATO
Tina Negri| Sabato 10 dicembre, a Piedimonte Matese, Eugenio Bennato ha regalato uno spettacolo, senza precedenti e unico nel suo genere. Il cantautore partenopeo, uno dei fondatori della Nuova Compagnia di Canto Popolare, ha scelto la splendida cornice della Basilica di Santa Maria Maggiore per rappresentare la sua opera “Qualcuno sulla terra” interpretato dall’ensemble vocale Le Voci del Sud, (Letizia D’Angelo, Daniela Dentato, Laura Cuomo, Francesco Luongo, Angelo Plaitano, Edoardo Cartolano, Ezio Lambiase) il sestetto vocale da lui recentemente fondato. Questo lavoro, prima di essere un disco, è un tour, portato nelle chiese, dove le Voci del Sud si dispongono di fronte all’altare e Bennato resta in disparte, suonando la chitarra, declamando e introducendo i corali.
L’evento è stato un successo clamoroso (più di seicento spettatori) dimostrando, casomai ce ne fosse bisogno, che puntare sulla qualità della proposta culturale, come il comune di Piedimonte Matese fa da tempo, grazie alle iniziative dell’Assessorato alla Cultura, sempre molto attento a proporre manifestazioni di elevato spessore artistico, dà sempre buoni frutti.
Il progetto “Qualcuno sulla Terra” è un viaggio musicale ispirato ai sette giorni della creazione del mondo, sette corali che raccontano il cammino dell’uomo, attraverso nascite, ribellioni, nuovi equilibri. Sullo sfondo un umanesimo senza tempo in cui la religione s’incontra con la ragione e con i sentimenti popolari. Protagonista è l’uomo che si rapporta al suo ambiente; una rilettura dei racconti biblici trasferiti in chiave contemporanea, a cui in chiusura è stata aggiunta la suite scritta con Carlo d’Angiò “A sud di Mozart” e nel mezzo, quei valori come fratellanza e solidarietà che acquistano una melodia più dolce in questo particolare momento storico.
La forza della voce di un’immensa Pietra Montecorvino, trentotto anni di carriera, tanti riconoscimenti, tra i quali la Targa Tenco nel 1991 , ha fatto irruzione nell’ultimo corale, dando vita, con la sua anima blues, a uno splendido contrasto fra sacro e profano. Ancora una volta Bennato è riuscito a trasmettere un senso di fratellanza con l’espressione di una musica corale, intesa in senso profondo, non soltanto artistico, qualcosa che attraverso belle melodie fa commuovere e sperare per l’essere umano e nell’essere umano
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