IL PREFETTO CASTALDO: “LA PROVINCIA DI CASERTA HA GRANDI POTENZIALITA’ MA ANCHE MOLTE FRAGILITA'”
Oltre trenta interdittive antimafia con otto immobili sgomberati perché occupati dopo la confisca da parenti di esponenti della camorra; un nuovo impulso all’implementazione della videosorveglianza sul territorio con il finanziamento di 35 nuovi progetti per oltre 7 milioni di euro.Lo riporta l’agenzia Ansa.
Sono alcuni dei dati forniti dal prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo e relativi aI primi undici mesi del 2022, arco temporale che quasi coincide con il periodo trascorso dall’insediamento di Castaldo (novembre 2021).
“La provincia di Caserta è terra dalle grandi potenzialità” ha detto, ma anche di “fragilità che ancora incidono e condizionano il territorio”. La camorra è ancora in grado di infiltrarsi nelle amministrazioni locali o nell’economia reale, come dimostra il recente scioglimento per infiltrazioni camorristiche del Comune di Sparanise.
Per questo il prefetto osserva come le amministrazioni locali della provincia siano state “specificamente sensibilizzate ad attivare ogni forma di tutela anticipata, utilizzando a pieno gli strumenti offerti dalla Banca Dati nazionale antimafia per monitorare le attività economiche”. Sono 1523 gli immobili confiscati ai clan nel Casertano, cui si aggiungono 226 aziende. Castaldo ricorda che quest’anno è stato attivato “il tavolo permanente provinciale sulle aziende sequestrate e confiscate, che ha avviato un confronto tra sindacati, enti, associazioni e imprenditori per la gestione dei complessi produttivi”; è “la sinergia tra pubblico e privato” a fare la differenza per Castaldo. Altro “fronte caldo” che ha visto la Prefettura in prima linea è quello della “mala movida”, per la quale sono state adottate soluzioni basate sullo slogan “Movida di qualita”, che hanno impegnato insieme enti locali, scuole, Camera di Commercio ed associazioni degli esercenti in una campagna di informazione per i giovani. (ANSA).
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