FC MATESE, LA CLASSIFICA SORRIDE, LA DIFESA TIENE BOTTA, MA L’ATTACCO STENTA AD ANDARE IN GOL

Emiddio Bianchi. Piedimonte Matese. Il pareggio di Tolentino, seppure con l’ultima della classe, non è da buttare via, in un girone dove è importante fare anche la formichina. Muovere la classifica significa tenersi dietro anche i possibili rientri di squadre ambiziose. Urbano, da tecnico navigato della categoria, queste cose le sa e quando per forza di cose è costretto a mandare in campo dei calciatori più abituati alla panchina che al terreno di gioco per le numerose assenze (Esposito, Nocerino, Sorrentino, Langellotti…), prima pensa a non prenderle e poi a tentare di dare la stoccata decisiva. Anche nell’ultima trasferta in terra marchigiana è andata così, con una difesa che ha tenuto botta, seppure con qualche brivido finale e un attacco dove Napoletano ha lottato su ogni pallone ma non è stato supportato adeguatamente dai colleghi di un reparto dove mancava una spalla come Sorrentino. A proposito del giovane centravanti, che tra l’altro ha tolto spesso le castagne dal fuoco al Matese, c’è da dire che è grazie a lui che Urbano, per ironia della sorte, ha potuto schierare in porta il portiere più forte del girone, Palombo, anziché sacrificarlo in panchina. Essendo un attaccante under dalle indubbie qualità ha consentito infatti all’allenatore di poter far giocare fra i pali il forte portiere laziale. Oggi il Matese torna ad allenarsi con gli uomini contati. È superfluo dire che a questa squadra manca l’estro di Esposito e non si sa, se e quando, potrà contare sulle sue qualità che farebbero decollare anche le quotazioni di un attacco che ultimamente appare con le polveri bagnate. Quando a dicembre il calciatore molisano, infortunato e distratto dalle lusinghe che provenivano da più parti, prese l’impegno col presidente Rega di restare nel Matese e di giocare da par suo, costrinse la società a non muoversi sul mercato di riparazione, col risultato che adesso è sotto gli occhi di tutti.